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Confcommercio:”Controllare la vendita alcool ai minori”

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Quello della FIPE-Confcommercio Agrigento vuole essere un richiamo alla collaborazione per cercare di prevenire un fenomeno che preoccupa sempre di più, soprattutto durante la bella stagione: una movida che spesso sfocia in pericolo e degrado. La federazione dei pubblici esercizi chiede più controlli sulla vendita di alcolici ai minorenni. “In riferimento ai minorenni, quella che è la sensibilizzazione deve partire anche dai bar, dai locali e dai supermercati – dice il presidente provinciale Fipe, Gabriella Cucchiara- che hanno divieti specifici sulla vendita di alcolici. Devono essere responsabili su cosa vendono e soprattutto a chi vendono. Giovani, famiglie, commercianti e istituzioni pubbliche impegniamoci per rendere la città più sicura e al contempo quanto più accogliente possibile, nell’assoluto interesse della nostra comunità e degli ospiti, soprattutto nella fascia più giovane”. Cucchiara ricorda che “ai sensi del codice penale la vendita di alcolici ai minorenni in Italia è vietata e costituisce reato. In base a quanto stabilito dalla legge non è il minore che compra una bevanda alcolica ad essere punito, ma la persona che gliela vende . E’ chiaro che il dettame normativo, nella sua chiarezza, semplicità e importanza viene spesso disatteso, provocando un danno a volte irreparabile fra i più giovani. Come rappresentante provinciale dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio, – dichiara Gabriella Cucchiara – rappresento l’urgente esigenza di una serie di interventi e di un rafforzamento dei controlli, soprattutto in alcune zone della città, come ad esempio San Leone, dove la vendita di alcolici fuori controllo, soprattutto ma non solo, da parte di abusivi e causa di diversi danni”. Ciò che si chiede è di contrastare la vendita di alcolici, totalmente illegale soprattutto se a danno dei minori. Inoltre, quello dell’abusivismo è un fenomeno della vendita di alcol oltre che da condannare è da reprimere per il duplice danno che provoca. La vendita abusiva causa una spiacevolissima concorrenza sleale a danno di imprenditori seri e onesti, da tutelare, ma al contempo crea danno alla salute degli avventori e su tutti ai minorenni, da difendere. A tutte le istituzioni deputate ai controlli sul territorio si chiede di applicare ogni misura sanzionatoria possibile in caso di vendita di alcolici a minorenni arrivando anche alla revoca della licenza e di contrastare con ogni mezzo il fenomeno dell’abusivismo, tutte pratiche che portano inesorabilmente all’abuso di alcol e che poi sfocia in situazioni violente e pericolose, ancor di più se interessa i nostri giovani. “La libertà di divertirsi- afferma ancora Cucchiara- non può divenire il pretesto per eccessi, abusi o violenze che nulla hanno a che fare con il divertimento ed è indispensabile che tutti mantengano comportamenti responsabili e rispettosi delle regole e della vita sociale.” FIPE-Confcommercio rinnova l’appello all’Amministrazione Comunale “affinché vengano predisposti servizi straordinari di prevenzione, sicurezza e controllo del territorio, con particolare attenzione alle aree che si caratterizzano per la capacità di attrarre avventori, soprattutto nelle ore serali.”

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