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Alcolici venduti a minorenni, controlli e sanzioni dei carabinieri

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I controlli dei carabinieri ad Agrigento hanno portato a nuove sanzioni e segnalazioni a San Leone, cuore della movida estiva. L’operazione rientra in un più ampio piano di prevenzione e repressione dei reati predisposto dal Comando provinciale, con particolare attenzione ai comportamenti che possono mettere a rischio i più giovani.

Alcolici venduti a minorenni: sanzionato un barista

Nel corso delle verifiche, i militari hanno sorpreso un addetto alla vendita di un bar a San Leone mentre somministrava bevande alcoliche a minorenni.

Il responsabile, un 45enne del luogo, è stato immediatamente sanzionato con una multa amministrativa di 1.000 euro, come previsto dalla legge che vieta la somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni.

L’episodio conferma come i controlli dei carabinieri siano fondamentali per contrastare pratiche che, soprattutto nei luoghi di aggregazione giovanile, possono compromettere la salute e la sicurezza degli adolescenti.

Giovane segnalato per cocaina a San Leone

Sempre durante lo stesso servizio, i carabinieri hanno controllato un ragazzo di 19 anni residente a Licata. Il giovane è stato trovato in possesso di una sigaretta artigianale contenente cocaina.

La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il giovane segnalato alla Prefettura come assuntore di droga.

Quest’intervento evidenzia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel monitoraggio delle zone più frequentate dai ragazzi, con l’obiettivo di prevenire e reprimere il consumo di sostanze stupefacenti.

Sicurezza e prevenzione: obiettivi prioritari

Il piano di intensificazione dei servizi sul territorio, voluto dal Comando provinciale carabinieri di Agrigento, mira a garantire maggiore sicurezza pubblica e tutela dei più giovani.Grazie ai controlli dei carabinieri, vengono intercettate situazioni di rischio che, soprattutto nei mesi estivi, tendono a moltiplicarsi nelle località balneari come San Leone.

La lotta alla somministrazione di alcolici ai minori e al consumo di stupefacenti resta quindi una priorità, a conferma della costante attenzione delle istituzioni verso fenomeni che mettono in pericolo la salute e l’incolumità delle nuove generazioni.

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