Una foto tratta dal profilo Twitter della Sea Watch mostra i soccorsi al migrante evacuato per urgenza medica TWITTER SEA WATCH +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
C’e’ anche un neonato abbracciato alla sua giovane mamma, gli uomini della Guardia Costiera una volta superato il mare grosso hanno avviato le ricerche e hanno individuato il barchino sul fondale che il sette ottobre scorso si e’ rovesciato in mare procurando l’ennesima strage.
Sono dodici corpi di chi, partito carico di speranze, ha perso la vita in quel viaggio. Ma altri potrebbero essere nelle vicinanze.
Tredici le salme recuperate, tutte di giovani donne di origine ivoriana, tra loro anche una bambina di dodici anni
“Ci abbiamo creduto fino alla fine – ha detto il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella che coordina le indagini – La Guardia costiera ci ha creduto e non ha mai mollato. Il barchino è stato individuato grazie a un sonar a quelle profondità i sommozzatori possono stare davvero pochi minuti”