La rete degli impianti di depurazione della provincia di Agrigento presenta diverse criticità e un elevato stato di vetustà che interessa la gran parte delle reti e degli impianti. Lo attesta un monitoraggio effettuato dai carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, d’intesa con il Comando Provinciale e confluito nello studio sul funzionamento degli impianti di depurazione delle acque reflue dell’intera provincia alla luce delle competenze in materia ambientale conferite all’Arma dei Carabinieri.
Nel documento viene esaminato lo stato degli impianti e vengono evidenziate le criticità ad oggi rilevate nel funzionamento e nel corretto collettamento dei reflui fognari ai depuratori, indicando gli interventi già eseguiti e quelli necessari.
Il Sistema Idrico Integrato nella Provincia di Agrigento è attualmente gestito da A.I.C.A.- Azienda Idrica Comuni Agrigentini, società a capitale interamente pubblico, alla quale, dei 43 Comuni della provincia, hanno aderito, in tempi diversi 33 Comuni.
Per quanto riguarda il funzionamento dei complessivi 53 impianti presenti: 17 risultano efficienti, 25 fanno registrare criticità di diversi livelli e 11 sono totalmente inefficienti o abbandonati, mentre 7 aree urbane sono completamente sprovviste di sistemi di depurazione.
Lo studio dei Carabinieri è finalizzato a consentire gli approfondimenti necessari dell’Ufficio Territoriale di Governo, nell’ambito dei compiti di coordinamento con gli Enti territoriali per intervenire su un settore di assoluta rilevanza per l’impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, in aree di pregio paesaggistico, storico e naturalistico, che vedono nel turismo una preziosa risorsa per il territorio.