Il celebre regista italo-americano Martin Scorsese ha visitato la Valle dei Templi di Agrigento, lasciandosi incantare dalle suggestioni del sito archeologico al tramonto. Ad accompagnarlo, il direttore del Parco archeologico Roberto Sciarratta e due importanti archeologi subacquei, Lisa Briggs e Peter Campbell.
Un sogno diventato realtà
“È un sogno per me essere qui” – con queste parole, Scorsese ha dato inizio alla sua visita presso il Tempio di Zeus, dove si trova una delle maestose statue dei telamoni, recentemente musealizzata e parte di un importante progetto di valorizzazione promosso dal Parco. L’incontro con l’imponente rovina ha segnato uno dei momenti più emozionanti della serata.
Scorsese alla Valle dei Templi: emozione al tramonto
La visita si è svolta in forma privata e ha avuto una durata di circa un’ora. Dopo il Tempio di Zeus, Scorsese alla Valle dei Templi ha proseguito il suo tour esplorando il Tempio della Concordia e quello di Giunone, due dei monumenti più iconici del sito. Il regista è apparso visibilmente colpito dalla maestosità del paesaggio e dalla perfetta integrazione tra natura e archeologia.
Un documentario sui relitti della Sicilia
La presenza di Scorsese alla Valle dei Templi è legata anche a un progetto professionale in corso: il regista è infatti produttore esecutivo di un documentario dedicato ai relitti sommersi attorno alla Sicilia. Gli archeologi Lisa Briggs e Peter Campbell, esperti in archeologia subacquea, sono parte del team che lavora alla realizzazione del progetto.
Scorsese, la famiglia e la Sicilia
Durante la visita, Scorsese alla Valle dei Templi era accompagnato anche dalla sua famiglia, in un momento di condivisione tra affetti e cultura. Non è un caso che proprio in Sicilia, terra d’origine di molti italo-americani, il regista abbia scelto di approfondire la storia mediterranea attraverso immagini e testimonianze.
Conclusione
La visita di Martin Scorsese alla Valle dei Templi non è stata solo un momento di ammirazione personale, ma anche un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale siciliano su scala internazionale. Un connubio tra cinema, archeologia e identità che promette di lasciare il segno.