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Situazione personale infermieristico all’Asp alla soglia del rischio clinico, l’Opi richiede incontro urgente con Santonocito

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E’ il presidente dell’Ordine professionale infermieristico della provincia di Agrigento, Salvatore Occhipinti a richiedere un incontro urgente con il direttore Generale dell’Asp di Agrigento, Giorgio Giulio Santonocito,

“L’OPI di Agrigento – scrive in una nota il presidente – ha più volte segnalato, direttamente all’assessore alla sanità Ruggero Razza, le criticità che giornalmente si riscontrano per l’inadeguatezza numerica del personale infermieristico e del personale di supporto e ad oggi le criticità dovute alla carenza di tale personale, con la mancata sostituzione dei pensionamenti, dei decessi e delle lunghe assenze per malattia, sono addirittura peggiorate. A conferma di quanto segnalato, si potrà facilmente verificare quante sono le reperibilità sostitutive di turno, quante volte si è fatto ricorso all’istituto dello straordinario e quante sono le giornate di ferie residue del personale relative all’anno 2018 e che non si potranno comunque concedere entro il 30 giugno per esigenze di servizio”.

“Già con questi numeri – sottolinea – siamo alla soglia del rischio clinico. Inoltre, la carenza di personale infermieristico e di supporto, sarà ancora di più accentuata con le dovute ferie estive che il personale tutto usufruirà con turnazioni programmate dal 15 giugno al 15 settembre 2019. La graduatoria per le mobilità ancora non è stata pubblicata e sicuramente, tra convocazioni e concessioni di nulla osta da parte delle Aziende Ospedaliere, difficilmente avremo unità infermieristiche pronte a rafforzare gli organici ormai ridotti ai minimi termini. Sarà difficile, in questa grave situazione, garantire la sicurezza delle cure agli utenti. Il personale rappresenta da sempre una variabile determinante del sistema produttivo sanitario, ma il piano di consolidamento e sviluppo dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia invece, considerandolo una spesa, ha sacrificato tutti gli operatori della salute e, in particolare gli infermieri, costretti a sopperire anche alla carenza/assenza di personale di supporto con conseguenti derive dequalificanti se non addirittura demansionanti”.

Il rappresentante dell’Opi chiede pertanto, a tutela degli utenti e degli stessi operatori, quali urgenti provvedimenti intenda adottare il direttore generale per reintegrare le unità mancanti necessarie a garantire i LEA, i livelli essenziali di assistenza.

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