La perquisizione, a Campobello di Licata, è scattata stanotte da parte dei militari del luogo. Salvatore Termini, di 63 anni, e il figlio Calogero di 30, sono stati arrestati in flagranza di reato. Nascondevano cocaina per 50 mila euro e contanti per 13 mila.
Durante la perquisizione domiciliare i carabinieri del comando di Campobello di Licata avrebbero scovato un ingente quantitativo di cocaina e 13 mila euro. Padre e figlio, così, sono stati arrestati, questa notte, in flagranza di reato. L’ipotesi di reato avanzata è detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Gli indagati hanno già nominato quali difensori di fiducia gli avvocati Angela Porcello e Salvatore Manganello.
I militari dell’Arma di Campobello di Licata, coordinati dal comando compagnia di Licata, durante lo svolgimento di servizi preventivi e di vigilanza sul rispetto delle normative anti-Coronavirus, hanno notato dei movimenti strani compiuti dai due uomini nei pressi della loro abitazione. I carabinieri, naturalmente, hanno proceduto alla perquisizione e hanno visto dileguarsi il padre del ragazzo, un uomo di 63 anni, che stava entrando in camera da letto con un sacco di plastica in mano. “L’uomo – secondo la ricostruzione ufficiale – è stato bloccato prima che riuscisse a liberarsi del contenuto della busta o che potesse nasconderlo. Dentro, c’erano circa 700 grammi di cocaina purissima e nella stanza i due avevano nascosto tutto l’occorrente per preparare le dosi: sostanze da taglio, bilancini di precisione e circa 13 mila euro. Soldi – prosegue la ricostruzione ufficiale – che sono stati ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio. Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato circa 50 mila euro di guadagno”.