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Inaugurazione Muceb en plein air Burgio (Video)

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Alla presenza della Direttrice del Museo della Ceramica Contemporanea Cubana di L’Avana, Surisday Reyes Martínez,
è stato inaugurato il Muceb en plein air.
Si tratta di un museo a cielo aperto costituito da una ricca collezione di mattoni da pavimento, dal XVII al XIX secolo, appartenenti alla tradizione ceramica delle antiche botteghe di Burgio.
Un’appendice del Muceb (Museo della Ceramica di Burgio) che, estendendosi così oltre le proprie mura, impreziosisce e valorizza angoli della cittadina di Burgio.
Il Muceb en plein air nasce come una struttura museale alternativa che, pur avendo una sua definita identità, assume i toni di un’opera in fieri che via via nel tempo si potrà arricchire ed espandere grazie alle generose donazioni dei cittadini.
Essi, infatti, potranno donare anche una singola mattonella che si andrebbe ad aggiungere alle altre già collocate, frutto anch’esse di donazioni spontanee.
Erano presenti all’inaugurazione, oltre che diversi rappresentanti dell’Amministrazione comunale, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Antonella Leo Virisario, i Consiglieri comunali Bartolo Maniscalco e Maria Concetta Bellavia, e dei ceramisti, anche gli autori materiali dell’opera, Pino Di Graci e Carmelo Spinella e il fattivo collaboratore del Muceb, Calogero Davilla, che hanno offerto un contributo fondamentale per la realizzazione del progetto.

“Il Comune di Burgio -afferma Vito Ferrantelli, Direttore del Muceb- vanta un’antica tradizione ceramica pavimentale che risale alla fine del XVI secolo e che è durata ininterrottamente fino alla metà del XIX.Le più antiche mattonelle esposte nelle sale del Muceb, presentano decori variegati raffiguranti motivi floreali, zoomorfi e geometrici in blu e con qualche tocco di verde ramina.
Il periodo che va dalla metà XVIII alla metà del XIX secolo costituisce una fase di notevole diffusione della produzione pavimentale, ricca di tipologie decorative policrome, delle officine maiolicare burgitane che venivano commissionate da famiglie borghesi, ordini religiosi, congregazioni per la costruzione di nuove chiese, palazzi e ville. Le decorazioni impiegate spaziavano dai disegni geometrici, alle raffigurazioni di scene mitologiche, motivi floreali e zoomorfi con una varia tavolozza di colori che comprende il verde ramina, il giallo ferraccio, il blu ed il bruno manganese.
Le ricerche d’archivio rivelano un intenso rapporto di scambio e di collaborazione fra la Campania e la Sicilia nel settore ceramico pavimentale.”
In tema di produzione di pavimenti maiolicati, è prevista, nel prossimo futuro, la formalizzazione di una stretta collaborazione anche con il Museo Le Stanze al Genio di Pio Mellina a Palermo dove due delle preziose sale espositive sono dedicate alla ricca tradizione ceramica pavimentale dell’antico centro agrigentino.
Il Direttore Pio Mellina ha, infatti, preannunciato la donazione di un nucleo di mattonelle da inserire nel nascituro museo.

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