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La Soprintendenza: “Quel chiosco non ha autorizzazione paesaggistica”. Ma il TAR la pensa diversamente e salva uno stabilimento di Bovo Marina

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La legge dispone il rinnovo d’ufficio delle concessioni demaniali marittime fino al 2020, e alcune circolari dell’assessorato regionale dei Beni Culturali stabiliscono che l’autorizzazione paesaggistica ha validità pari a quella del titolo concessorio.

Sono queste le motivazioni alla base della decisione del TAR che ha salvato uno stabilimento balneare situato a Bovo Marina, in territorio di Montallegro. Il chiosco, beneficiario di diverse concessioni demaniali rilasciate ai diversi proprietari che si sono succeduti nel tempo, la prima delle quali risalente al 2007, con annesso nulla osta della Soprintendenza di Agrigento. La quale, nel 2016, a sorpresa, stabilì che quello stabilimento non aveva alcuna autorizzazione paesaggistica. Ne è scaturito un ricorso ai giudici amministrativi. A rappresentare il titolare del chiosco gli avvocati Gigi Rubino e Vincenzo Airò, evidenziando un presunto abuso di potere. Il TAR ha dunque accolto il ricorso.

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