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L’impronta di una scarpa incastra l’assassino del marmista di Cattolica Eraclea ucciso nel 2015

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Sono passati due anni dall’omicidio di Giuseppe Miceli, 67 anni, marmista di Cattolica Eraclea, ora però il suo assassino avrebbe un nome e un volto. Le indagini a due anni dall’omicidio consumato  il sei dicembre del 2015 nel piccolo laboratorio di artigianale della vittima, ha subito una svolta grazie all’impronta di una scarpa lasciata dal presunto omicida, un operaio di 53 anni. Dopo due anni d’indagini dalle telecamere di videosorveglianza si è risalito all’individuazione dell’uomo che i carabinieri di Agrigento hanno portato in carcere.

Quando l’indagato si è recato in un’area rurale dove successivamente i carabinieri hanno rinvenuto una scarpa, la cui impronta è risultata combaciare perfettamente con una trovata dai carabinieri del Ris sulla scena del crimine, la prova del crimine ha portato alla svolta del caso.

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