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La difesa del menfitano Riggio chiede l’assoluzione nel processo d’appello “Opuntia”

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L’assoluzione di Vito Riggio, di 46 anni, di Menfi, nel processo d’appello “Opuntia”, è stata chiesta dalla difesa con l’avvocato Calogero Lanzarone.

Il menfitano, in primo grado, era stato condannato a 2 anni e 6 mesi per favoreggiamento aggravato.

La conferma della sentenza di primo grado, ma con la riformulazione della pena, nell’entità che stabilirà la Corte, era stata sollecitata del procuratore generale.  Imputato assieme a Riggio il collaboratore di giustizia Vito Bucceri, di 46 anni, anch’egli di Menfi, per il quale la pena in primo grado è stata di 2 anni e 8 mesi per associazione mafiosa con i benefici della collaborazione e in continuazione. Bucceri è difeso dall’avvocato Monica Genovese che ha chiesto una riduzione della pena. Il 16 dicembre eventuali repliche e sentenza.

Il processo si celebra dinanzi alla terza sezione della Corte di Appello, presidente Antonio Napoli. 

Tutti gli altri imputati, negli altri tronconi del processo, sono stati assolti dall’accusa di associazione mafiosa.

Nella foto, l’avvocato Calogero Lanzarone

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