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L’accusa chiede 10 anni di reclusione per la madre della ragazzina che sarebbe stata costretta a subire atti sessuali a Menfi e Gibellina

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Requisitoria del pubblico ministero, Sergio Mistritta, nel processo a carico della mamma della minore di 14 anni che sarebbe stata costretta a subire atti sessuali a Menfi e Gibellina. La richiesta è stata di 10 anni di reclusione e 120 mila euro di multa. Il processo si celebra con il rito abbreviato e dunque la richiesta tiene conto della riduzione di un terzo per il rito. Alla donna, che si trova in carcere, si contesta l’induzione alla prostituzione.

Gli altri due imputati, che si trovano ai domiciliari, per i quali l’accusa è di avere compiuto atti sessuali con la ragazzina, sono i menfitani Calogero Friscia, di 25 anni, e Vito Campo, di 69, difesi dall’avvocato Calogero Lanzarone. Per loro il pm ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione. La mamma della ragazzina è difesa dall’avvocato Antonino Sutera. Prossima udienza l’11 giugno quando discuteranno la parte civile e le difese. Poi il giudice, Ermelinda Marfia, entrerà in camera di consiglio per la sentenza. Una trance del processo, a carico di altri due imputati, accusati di avere compito atti sessuali con la ragazzina, si celebra al Tribunale di Sciacca con il rito ordinario.

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