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Resta in carcere la madre della ragazzina che sarebbe stata costretta a subire atti sessuali a Menfi e Gibellina

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La Corte di Cassazione ha confermato la custodia cautelare in carcere per la madre della ragazzina che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina. La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’avvocato Antonino Sutera.

Il difensore attende adesso l’esito dell’appello cautelare da parte del Tribunale di Palermo in merito all’attenuazione della misura.  La madre è in carcere, accusata di induzione alla prostituzione minorile. Nell’inchiesta ci sono altri indagati che avrebbero compiuto atti sessuali con la ragazzina.

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