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Montevago, presto fruibile la zona archeologica della Villa Romana (galleria foto)

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Il sindaco di Montevago, Margherita la Rocca Ruvolo, e il progettista dei lavori, Dionisio Impastato, hanno annunciato che sarà presto fruibile la zona archeologica della Villa Romana.

Impiantato nell’area anche un vigneto didattico con otto varietà ed essenze arboree mediterranee. “Un polmone verde dentro il centro abitato”, dicono La Rocca Ruvolo e Impastato.
La villa Romana è un sito archeologico ai margini della cittadina di Montevago. Si tratta dei resti di una villa rustica romana risalente al II sec. avanti Cristo. A detta degli esperti, la villa era funzionale allo sfruttamento del territorio circostante per la produzione di cereali. In questo modo, attraverso i cosiddetti insediamenti rustici, si assicurava a Roma l’approvvigionamento di cereali e di derrate alimentari. La Sicilia era considerata, all’epoca, il granaio d’Italia ed in particolare di Roma. Il territorio di Montevago, per la sua vicinanza al fiume Belice, navigabile fino alla foce, ben si prestava alla funzione degli insediamenti rustici. Circa 300 metri quadri l’estensione della villa. Gli scavi hanno messo in luce una serie di ambienti rettangolari, intercomunicanti tra loro, costituiti da pietra marnosa e conci tufacei. Al loro interno sono stati ritrovati frammenti di vasellame grezzo e di pithoi, cioé di contenitori di derrate.
L’intervento assume una marcata valenza urbanistica, dal momento che va a prendersi in carico una duplice finalità: da una parte interviene prettamente in chiave di riqualificazione di un’area urbana; dall’altra risponde ad un’esigenza concreta, da parte di cittadini, visitatori, turisti, di poter fruire del sito archeologico “Villa Romana”.

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