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Case popolari di Ribera, la strada per l’assegnazione è ancora in salita

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Altro che Natale 2022 e Pasqua 2023. Si andrà oltre maggio 2023 per l’assegnazione delle case popolari di Largo Martiri di via Fani a Ribera. Sulla base di una conferenza di servizi che si è svolta ieri al Comune di Ribera, tutti gli adempimenti necessari dovrebbero concludersi entro un mese. L’esperienza del passato riguardante questa vicenda deve consigliere, però, prudenza nelle previsioni.

La vicenda rimane ancora oggi complessa perché legata al lavoro di diversi uffici e, addirittura, per una piena soluzione, anche all’approvazione di un emendamento all’Ars dell’onorevole Carmelo Pace che domani terrà una conferenza stampa sulla questione delle case popolari di Largo Martiri di via Fani. Pace ormai da giorni sostiene che basta una firma del sindaco di Ribera per per consentire a 60 famiglie di tornare “tutte nei rispettivi alloggi”

L’esito del tavolo tecnico di ieri con il Comune, l’Iacp, l’Aica, l’Enel e con la presenza anche di padre Antonio Nuara (si spera che non sia necessario un miracolo per procedere a quest’assegnazione) ha evidenziato che Enel deve procedere al frazionamento dell’area per la cabina elettrica e portare i contatori nelle singole palazzine (sei per ogni struttura) e gli assegnatari dovranno fare collegare i rispettivi alloggi. Aica, invece, attraverso l’impresa assegnataria dei lavori, deve procedere alla collocazione dei singoli contatori. Tra Enel e Aica un mese di tempo. E poi accatastamento e collaudo di questi lavori. L’accatastamento degli immobili compete all’impresa che ha realizzato i lavori.

C’è poi il capitolo riguardante l’assegnazioni degli alloggi. Alla conferenza di servizi anche il presidente della commissione istituita dal Comune di Ribera per procedere alle assegnazioni. Ci sono 8 “casi critici” che devono regolarizzare la propria posizione e che non hanno potuto beneficiare di una legge regionale, la numero 8 del 2018, che consentiva di poterlo fare con alloggi occupati fino al 31 dicembre 2017. A quella data, però, le case erano già state demolite e si attendeva la ricostruzione. L’emendamento consente anche a loro di poterlo fare. Intanto, se l’approvazione dell’emendamento non interverrà entro un mese gli otto alloggi verrebbero posti in custodia a beneficio di queste famiglie. Ad oggi, dunque, è probabile che l’assegnazione avvenga in due fasi, cominciando dal primo gruppo, il più folto, per il quale le carte sono già in regola. Anche per loro soltanto quando saranno completati i lavori di Enel ed Aica e si sarà proceduto ad accatastamento e collaudo.

E domani conferenza stampa dell’ex sindaco e attuale parlamentare regionale Carmelo Pace.

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