La visita all’hub di Agrigento dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, era stata annunciata, mentre quella, successiva, all’ospedale di Ribera, si è svolta in gran segreto. Razza è arrivato a Ribera con la parlamentare Giusi Savarino.
Al Fratelli Parlapiano il direttore sanitario dell’Asp, Gaetano Mancuso, il direttore dell’unità operativa di Rianimazione, Franco Petrusa. Non c’era il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, che ha appreso della visita nella tarda mattinata di ieri, e mancava anche la presidente della commissione Sanità dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, che lo ha appreso ieri sera. Sia il sindaco che la presidente Ruvolo avevano già preso altri impegni.
Non avere avvisato se non poche ore prima dell’arrivo a Ribera è già la prima stranezza. Per il versante occidentale dell’agrigentino se ne aggiunge una seconda. Nessun componente del governo regionale ha mai visitato l’hub di Sciacca.
«Anche Ribera sta registrando una buona performance vaccinale e pure qui penso che riusciremo a raggiungere i target previsti. Sono felice di aver visitato un ospedale che era prossimo alla chiusura e abbandonato al suo destino. Oggi c’è un programma di lavoro, abbiamo realizzato qui il Polo per le malattie infettive, atteso in provincia di Agrigento da decenni e mai realizzato. Non ci basta, ovviamente, quello che abbiamo già fatto. E mi aspetto che presto possano realizzarsi tutti gli impegni assunti. È una sfida perché oltre il Covid e dopo il Covid deve esistere un sistema sanitario capace di rispondere alle esigenze dei cittadini».
E’ quanto ha dichiarato Razza a margine della visita presso l’ospedale di Ribera in un’intervista a Risoluto.it
