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Migliore tutela della salute in Sicilia, presentata a Ribera la Rete Civica della Salute

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Il Coordinatore Provinciale di Agrigento della Rete Civica della Salute, Antonino Lo Brutto, accompagnato dall’accreditato alla RCS del comune di Ribera, Giuseppe Mazzotta, hanno incontrano il sindaco Matteo Ruvolo, per presentare la Rete Civica della Salute e il progetto di sussidiarietà che la RCS vuole offrire agli enti locali, sindaci e assessori, per l’attuazione della Misura 6 Salute del PNRR.

“La Rete Civica della Salute – ha spiegato il coordinatore Lo Brutto – si fa carico dell’esigenza di promuovere una visione inclusiva e convergente sull’importanza della migliore attuazione in Sicilia della Misura 6 Salute “reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza territoriale” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La mancanza di reale continuità assistenziale nella presa in cura dei bisogni sanitari e la disconnessione tra assistenza primaria, specialistica, ospedaliera e riabilitativa determinano forti squilibri e gravi criticità del Sistema sanitario regionalr che, seppur unitario, non è gestito e non opera come un sistema integrato di tutela della Salute, in necessaria visione olistica One Health dell’ambiente con i mondi umano, animale e vegetale tra loro interdipendenti”.

“L’assistenza di prossimità – spiega ancora – serve a riequilibrare i servizi sanitari dallo stato in cui versano: prevenzione insufficiente, medicina territoriale scarsa, cronicità trascurata, ospedalità sovraccarica e urgenza che scoppia. Il potenziamento del primo livello di accesso alle cure serve altresì a migliorare gli esiti di tutti i servizi, compresa l’empatia/cura nella relazione col paziente, oggi costretto ad inseguire operatori scollegati, con costi sociali alti ed enormi diseconomie dello stesso sistema sanitario. Perciò serve soprattutto la rifunzionalizzazione operativa, metodologica e valoriale di tutte le risorse umane già esistenti.

“Questa iniziativa civica – conclude Lo Brutto – sarà giudiziosamente accompagnata da proposte operative concrete, puntuali e contestuali, che verranno offerte come piattaforma di confronto al decisore politico ed istituzionale del SSR, d’intesa con gli stakeholder sopra indicati, avviando un dialogo costruttivo tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipata per la tutela della Salute Bene Comune”.

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