Il territorio di Gela e della Piana, che si estende su più comuni della provincia di Caltanissetta, vive una situazione di emergenza idrica senza precedenti. Secondo Vincenzo Giudice, ex referente provinciale delle associazioni agricole, le tre dighe principali sono praticamente vuote. Le recenti piogge hanno alleviato temporaneamente i campi, ma non hanno consentito un reale accumulo nei bacini. La problematica delle dighe vuote a Gela sta quindi mettendo a rischio l’approvvigionamento idrico agricolo.
Condotte vetuste e acqua dispersa in mare
Nonostante l’acqua piovana, buona parte di quella invasata finisce in mare a causa di sistemi di distribuzione inefficienti. Comunelli, Disueri e Cimia, i principali bacini artificiali della zona, non riescono a trattenere quantità significative. Comunelli può contenere al massimo centomila metri cubi, mentre Disueri è compromessa dal cedimento della spalla, e Cimia arriva a 1,76 Mmc su una capacità di 10 Mmc. La mancanza di interconnessione tra le dighe peggiora ulteriormente la gestione idrica.
Inoltre, le condotte vetuste o guaste impediscono all’acqua disponibile di raggiungere le campagne, aggravando la crisi per gli agricoltori locali e sottolineando l’urgenza di interventi strutturali.
Emergenza agricola e inerzia politica
Il presidente dell’Ordine degli agronomi, Piero Lo Nigro, evidenzia come la mancanza di progettazione e manutenzione strutturale sia la causa principale della crisi. “Da almeno quattro anni, l’interconnessione tra Disueri e Cimia non funziona. Questo territorio paga 22 anni di inerzia politica e tecnica”. Anche se le manutenzioni possono ridurre i disagi, non risolvono la questione generale.
A gennaio è previsto un confronto politico per discutere soluzioni alternative alle dighe. Giudice definisce lo sversamento dell’acqua in mare “un atto criminale” e chiede interventi urgenti per affrontare le dighe vuote a Gela.
Dissalatori come misura temporanea
Lo scorso anno, il governo regionale ha attivato un dissalatore nell’area industriale di Gela per prevenire carenze idriche nelle città. Tuttavia, l’acqua prodotta non è destinata alle campagne e resta insufficiente rispetto a quanto perso dalle dighe.
La situazione delle dighe vuote a Gela evidenzia la necessità urgente di interventi strutturali per garantire acqua agli agricoltori e prevenire lo spreco in mare, evitando ulteriori emergenze idriche nella Piana.



