Gli Speciali

Alice Bressan: empatia, tecnica e visione dietro il bancone della Vela. A Sciacca, dove l’accoglienza diventa arte

C’è una leadership che non grida, ma si fa sentire con la calma. Una professionalità che non ostenta, ma accoglie. Un’intelligenza relazionale capace di tenere insieme visioni diverse, emozioni intense e ritmi serrati. È questa la cifra distintiva di Alice Bressan, maître di sala del Ristorante Vela di Sciacca.

Alice è la sorella gemella di Giada, ma ha scelto un percorso complementare. Se una crea con zucchero e passione, l’altra organizza, accoglie e guida. Razionale, obiettiva, empatica, Alice è il punto di equilibrio tra front e back of house. Non solo una professionista dell’accoglienza, ma una presenza che rende coesa la squadra, trasforma le tensioni in opportunità di confronto e riesce a restituire al mestiere di sala tutta la dignità e la bellezza che merita.

Esperienza, competenza e uno sguardo che unisce

La sua esperienza parte da lontano: quattro anni di formazione al ristorante “Agli Amici”, dove ha imparato lo storytelling, l’importanza del linguaggio nel racconto di un piatto, la cura nei dettagli. Da lì, il percorso è proseguito con uno studio continuo: un master sul caffè – dal latte-art alla conoscenza approfondita dei metodi di estrazione –, il titolo di sommelier WSET livello 2, la formazione sul sakè insieme a Valerio Fini, e infine il ruolo di bartender della Vela, con particolare attenzione agli abbinamenti analcolici dei menù degustazione.

Alice è una professionista a tutto tondo, capace di muoversi con grazia tra bancone, tavoli e retrobottega. Il suo lavoro quotidiano è un esercizio costante di ascolto, mediazione e visione d’insieme. Ma è anche molto di più: è passione per l’ospitalità, desiderio di lasciare un segno positivo nei collaboratori, amore per la bellezza silenziosa della crescita individuale e di squadra.

Una città da scoprire e da valorizzare, insieme

Quando è arrivata a Sciacca, Alice ha sentito subito qualcosa di speciale. “La cosa che mi ha colpito di più è l’aria di tranquillità e calma”, racconta. In contrasto con lo stile frenetico delle grandi città del nord, Sciacca le è sembrata un rifugio e, al tempo stesso, una sfida. Una città dal potenziale enorme, tutta da scoprire, da valorizzare, da raccontare.

Scommettere su Sciacca è stata una scelta coraggiosa, ma anche profondamente consapevole. Alice crede nel valore di fare impresa in Sicilia, nella possibilità di trasmettere ai giovani la bellezza di questo mestiere, di contribuire alla crescita del territorio attraverso una proposta gastronomica solida, rispettosa e appassionata.

Rispetto, trasparenza e piccoli gesti quotidiani

Per Alice, i valori fondamentali alla Vela sono chiari: rispetto, gentilezza, onestà. E non sono solo belle parole, ma pratiche quotidiane. Dall’organizzazione del lavoro alla gestione dei permessi, dalle riunioni di feedback alle gite di team building, ogni scelta è guidata da un’idea di comunità e di equilibrio, in cui ogni voce conta, ogni persona viene valorizzata, ogni dettaglio è importante.

Anche nel servizio, Alice ama costruire un’atmosfera di fiducia: con i clienti, con i collaboratori, con i fornitori. “Il mio mood di vita? Trattare gli altri come vorresti essere trattato tu” dice, e lo si percepisce in ogni gesto, in ogni sguardo, in ogni racconto.

Una filosofia che lascia il segno

Il sogno di Alice per la Vela è quello di una stabilità duratura, di un riconoscimento autorevole, ma anche di un impatto positivo sul territorio. Le piacerebbe vedere i giovani appassionarsi di nuovo a questo mestiere, investire nella ristorazione come progetto di vita, e creare una catena virtuosa che valorizzi Sciacca, la sua bellezza, la sua storia, la sua ospitalità.

Da luglio, insieme agli altri tre soci, ha intrapreso una nuova sfida assumendo la gestione del Domus Maris Boutique Hotel di Sciacca. In questa realtà Alice ricopre il ruolo di direttrice, occupandosi dell’organizzazione e dell’accoglienza, con la stessa attenzione ai dettagli e alla cura dell’ospite che contraddistinguono il suo percorso professionale. Un progetto che rappresenta un’evoluzione naturale del suo impegno nell’hospitality e un’ulteriore occasione per esprimere la sua visione di accoglienza autentica e consapevole.

Un momento che racchiude tutto questo? Il cambio menù. È lì che si attiva la collaborazione massima tra sala e cucina, che si raccontano piatti ed emozioni, che si ride, si studia, si cresce. Oppure la cena del personale, il relax del pre e post servizio, i piccoli riti che tengono insieme le persone.

Oltre il menù: ricordi, visioni e desideri

Nel menù della Vela, i piatti cambiano con le stagioni, ma per Alice ce ne sono alcuni che evocano ricordi speciali: il dolce dedicato alla nostalgia, la seppia del menù “Cartoline dal mare”, il tonno attualmente in carta. Piatti che parlano di emozioni, di viaggi, di identità.

A ispirarla, più di tutto, sono stati i suoi genitori: dedizione, rispetto, onestà, generosità. Sono questi i pilastri su cui ha costruito la sua carriera e che, ogni giorno, porta con sé tra i tavoli della Vela.


Scopri di più

Per conoscere meglio la storia del Ristorante Vela e dei suoi protagonisti, leggi anche:

Giada Bressan: dolci ricordi e nuove emozioni, nel cuore di Sciacca
Francesco Crimi: l’anima silenziosa della cucina, dalla terrazza di Sciacca al sogno di un’identità che si racconta nel piatto
– Valerio Fini: dalla stella Michelin in Croazia alla missione di fare impresa in Sicilia

Oppure visita il sito ufficiale del Ristorante Vela per vivere l’esperienza, prenotare un tavolo o lasciarti ispirare dai menù stagionali.

Condividi
Pubblicato da