“5, 6, 7, 8…”. Quello che sembrava un semplice conteggio è diventato, in pochi giorni, un vero e proprio rito collettivo nei concerti di Elodie. Tutto è nato quasi per caso lo scorso 24 novembre a Messina. Durante una breve pausa di silenzio sul palco, un fan dalle prime file ha colto il momento e ha scandito a voce alta il celebre tempo da coreografia. Elodie, sorpresa e divertita, lo ha cercato con lo sguardo, gli ha sorriso e gli ha fatto l’occhiolino.
Un istante durato pochi secondi, ma sufficiente per incendiare il web. Il video ha superato al momento 7,3 milioni di visualizzazioni su TikTok e 4,5 milioni su Instagram, trasformando quel conteggio in un tormentone che continua a rimbalzare sui social e nei palazzetti dei concerti.
@cristianruvanzerii ti ho dato il tempo amo @ELODIE #elodie ♬ suono originale – Cristian Ruvanzeri
Quel fan sono io. Chi segue abitualmente questa testata mi conosce come collaboratore della redazione e cronista locale. E no, non sono messinese. Sono di Sciacca, ero a Messina per il concerto. Da quel momento i miei social sono letteralmente esplosi: centinaia di migliaia di like, commenti e messaggi. La domanda più frequente? “Come ti è venuto in mente? L’avevi studiata?”.
La risposta è: ni.
Per capirla bisogna tornare indietro. Ho studiato danza per otto anni e chiunque abbia calcato una sala prove sa bene che il “5, 6, 7, 8” non è un numero pronunciato a caso. È il conteggio con cui i ballerini si preparano a entrare nella musica. È la frazione di secondi che allinea il corpo alla coreografia.
Conosco la canzone A fari spenti alla perfezione e, quando sono a casa, non nego che mi capita di ballarla. In quel brano, c’è un preciso momento di silenzio che combacia perfettamente con il classico “5, 6, 7, 8” dei ballerini. Per me è sempre stato naturale cantarla così.
E non era la prima volta che lo pensavo: ero stato anche al concerto di Elodie il 12 giugno allo stadio Maradona di Napoli, ma lì il conteggio rimase solo nella mia testa. A Messina, invece, è uscito spontaneo, più forte di me. Elodie mi ha sentito, mi ha cercato tra il pubblico e mi ha dedicato quell’occhiolino che difficilmente dimenticherò.
Due giorni dopo ho pubblicato il video su TikTok. Nel giro di poche ore, milioni di visualizzazioni. Poi, il 28 novembre, ricevo decine di messaggi mentre ero in un capannone di carnevale con amici: “Lo hanno fatto tutti a Bari”.
@giadaminervini02 Ti amo😍
♬ suono originale – Giada Minervini
E sì, tutto il palazzetto ha urlato “5, 6, 7, 8”. Elodie non se l’aspettava, è scoppiata a ridere, tanto da non riuscire quasi a continuare la canzone. Poco dopo ha pubblicato un reel con la scena e ha condiviso il mio video nelle sue storie. Io incredulo, mi sono commosso.
Da quel momento, lo stesso rituale si è ripetuto nelle date successive. Il web è impazzito. Video ovunque, tag, messaggi, migliaia di like. A parlarne anche Tgcom24, Radio Italia e Radio Kiss Kiss.
@_marcomaio Anche a Torino si va a tempo 5,6,7,8 @Cristian Ruvanzeri #viral #afarispenti #elodie ♬ suono originale – Marco Maiorano
Non capita spesso che una battuta di pochi secondi diventi tradizione, ma forse è questo il segreto dei tormentoni: non li inventi, accadono. Ormai quel “5, 6, 7, 8” gridato per istinto è diventato, per molti, parte di A fari spenti.



