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Francesco Crimi: l’anima silenziosa della cucina, dalla terrazza di Sciacca al sogno di un’identità che si racconta nel piatto

Dietro ogni piatto che arriva al tavolo c’è una storia che profuma di dedizione, ascolto e intuizione. Quella di Francesco Crimi, chef del Ristorante Vela, è la storia di chi sceglie di farsi trovare sempre pronto. Non per dovere, ma per una profonda vocazione al servizio: la voglia di accontentare, stupire, emozionare.

“Mi sento fiero quando riesco a far emozionare i clienti con i miei piatti” racconta. Una frase che sembra semplice, ma che dice tutto: per Francesco, la cucina non è mai solo tecnica, è connessione. È un linguaggio fatto di sapori, memorie, stagioni e istinto.

La prima volta a Sciacca

Quando Francesco è arrivato per la prima volta a Sciacca, è stato subito colpito dalla sua piazza, dai colori, dalla luce che avvolge tutto e che sembra parlare. Ma soprattutto, ha visto possibilità. Possibilità vere, radicate in una terra che ha fame di futuro, ma che custodisce un patrimonio gastronomico ed emotivo inestimabile.

Scommettere sulla Sicilia, oggi, significa scegliere di credere in un territorio pieno di storia, energia e risorse. Per Francesco, significa anche sfidarsi ogni giorno. Trovare un equilibrio tra la propria visione e quella del team, tra il rispetto delle tradizioni locali e la voglia di innovare.

Una cucina che osserva, ascolta, si evolve

Lo chef ama iniziare le sue giornate con un piccolo rito: un caffè sulla terrazza del Vela, con vista sul porto. “Ogni giorno ha sfumature e scenari diversi” – dice – ed è in quella luce mutevole che ritrova la calma necessaria per dare forma alla giornata, per pensare e ripensare alle proposte, agli abbinamenti, ai dettagli.

La sua formazione passa anche dalla prestigiosa scuola di Alta Cucina ALMA, esperienza che ha contribuito a rafforzare solide basi tecniche e professionali. Un ringraziamento speciale va allo chef Alessandro Boglione, 1 stella Michelin, che per Francesco è stato come un vero e proprio “papà” della cucina: lo ha visto muovere i primi passi da bambino, crescere come stagista e affermarsi come giovane chef, dandogli fiducia e opportunità di esprimersi in contesti diversi.

Alla Vela, ogni piatto racconta una piccola parte di sé, delle sue esperienze, delle persone incontrate lungo il percorso. Non c’è un piatto “del cuore” perché ogni creazione è un frammento personale, ed è forse proprio questa assenza di una “firma” rigida a renderlo uno chef autentico: il suo segno distintivo è l’assenza di egocentrismo. La cucina di Francesco è corale.

Il futuro? Una rete di luoghi con la stessa anima

Francesco immagina il futuro della Vela come una crescita costante, che parte da Sciacca ma non finisce qui. “Sempre al Vela come polo principale – afferma – ma che sia solo l’inizio di altri punti ristoro con lo stesso concept.” L’idea è quella di portare avanti un’identità condivisa, un modo di fare ospitalità in cui vino e cibo diventano strumenti per vivere un momento, più che consumare un pasto.

Il suo desiderio è che il Vela diventi una tappa riconosciuta per chi cerca qualità, autenticità e bellezza, sia a pranzo che a cena, o anche per un semplice aperitivo. Un luogo in cui ogni elemento – dalle materie prime al servizio – sia curato e mai lasciato al caso.

Valori, squadra e responsabilità condivisa

Alla base del lavoro quotidiano c’è la volontà di migliorarsi ogni giorno, non per ambizione personale, ma per raggiungere obiettivi comuni. Per questo, Francesco è convinto che il Vela debba continuare a comunicare la forza della squadra, la qualità dei prodotti selezionati, e il racconto che avviene ogni giorno – silenziosamente – nelle cucine, nei gesti, nei dettagli.

“Vorrei che il nostro lavoro lasciasse un’impronta sul territorio e nel cuore delle persone” – conclude – “e che venga riconosciuto il valore del sud, dei giovani che si mettono in gioco, e della passione che guida ogni scelta”.


Per conoscere meglio la storia del Ristorante Vela e dei suoi protagonisti, leggi anche:

– Giada Bressan: l’arte della pasticceria che unisce Veneto e Sciacca
– Valerio Fini: dalla stella Michelin in Croazia alla missione di fare impresa in Sicilia
– Quattro anime, una Vela: il viaggio che ha portato Alice, Giada, Valerio e Francesco a Sciacca

Oppure visita il sito ufficiale di Vela per scoprire il menù, prenotare un tavolo e vivere un’esperienza gastronomica nel cuore di Sciacca.

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