È nuovamente possibile identificare gli ospiti da remoto negli affitti brevi, grazie alla sentenza del TAR Lazio che ha annullato la circolare ministeriale del 2024. La decisione rappresenta un punto di svolta per il settore extralberghiero.
La disciplina degli affitti brevi – ossia le locazioni a uso abitativo inferiori ai 30 giorni – prevede precisi obblighi di comunicazione delle generalità degli ospiti alla Questura. La procedura si effettua tramite il portale “Alloggiati Web” della Polizia di Stato, entro 24 ore dall’arrivo o immediatamente per soggiorni inferiori.
Per locazioni superiori a 30 giorni, la comunicazione è automatica attraverso la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
Nel novembre 2024, una circolare del Ministero dell’Interno aveva vietato il riconoscimento a distanza, imponendo l’identificazione di persona degli ospiti da parte del gestore. Questo obbligo includeva l’esclusione di sistemi di accesso automatizzati, come codici o keybox.
Contro questa restrizione si è espressa la Federazione delle Associazioni della Ricettività Extralberghiera (FARE), sostenendo che la misura fosse sproporzionata e in contrasto con i principi di semplificazione amministrativa.
Il TAR Lazio, con sentenza n. 10210 del 27 maggio 2025, ha accolto il ricorso e annullato la circolare, restituendo ai gestori la possibilità di procedere con il check-in digitale. La motivazione della sentenza evidenzia tre elementi principali:
- Contrasto con il principio di semplificazione: introdotto dal D.L. n. 201/2011, il principio impone la riduzione degli oneri amministrativi per cittadini e imprese.
- Assenza di prova dell’efficacia del controllo in presenza: non è dimostrato che il check-in fisico sia più sicuro rispetto a quello digitale, né che impedisca accessi indesiderati.
- Mancanza di motivazione adeguata: l’amministrazione non ha fornito dati concreti per giustificare un obbligo permanente di controllo in presenza, appellandosi genericamente a crisi internazionali o eventi locali.
La decisione del TAR segna un importante chiarimento normativo per chi opera nel settore delle locazioni turistiche, confermando la legittimità del check-in da remoto nel rispetto delle regole già previste dalla normativa vigente.