Aprire un bed and breakfast può essere un’opportunità interessante per chi desidera valorizzare un immobile inutilizzato o iniziare un’attività legata all’accoglienza turistica. Tuttavia, per operare nel rispetto delle norme vigenti, è necessario conoscere bene i limiti, gli obblighi e le recenti novità introdotte, tra cui l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN) a partire dal 2025.
La gestione di un B&B può avvenire in due modalità:
Nel primo caso, non è obbligatoria l’apertura della partita IVA. Affinché l’attività sia considerata occasionale, devono essere rispettate alcune condizioni:
In questa forma, i redditi derivanti dalla gestione del B&B rientrano tra i “redditi diversi” previsti dall’art. 67 del TUIR e possono essere dichiarati senza partita IVA.
L’apertura della partita IVA diventa obbligatoria quando:
In questi casi, è necessario adottare il codice ATECO 55.20.41 e scegliere il regime fiscale più adatto al proprio volume d’affari. Sarà inoltre necessario indicare la sede delle scritture contabili.
Chi avvia un B&B deve presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune di competenza, tramite lo sportello SUAP. La documentazione deve includere i dati del gestore, le caratteristiche dell’immobile e le modalità di erogazione del servizio. È previsto anche il pagamento di un diritto di istruttoria, che varia tra i 60 e i 150 euro.
In seguito, bisogna ottenere la classificazione della struttura dalle Agenzie per la Promozione delle Attività Turistiche e attivarsi per l’invio dei dati degli ospiti non UE alle autorità di pubblica sicurezza.
A partire dal 1° gennaio 2025, tutte le strutture ricettive, compresi i B&B e gli affitti brevi, dovranno essere in possesso del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo codice, rilasciato dal Ministero del Turismo, certifica che la struttura rispetta gli standard richiesti.
Il CIN dovrà essere esposto nei locali e indicato in tutte le forme di pubblicità, comprese le piattaforme online e i social network. In caso di inadempienza, sono previste sanzioni da 800 a 8.000 euro.
È importante distinguere il bed and breakfast da altre strutture come le case vacanze o gli affittacamere. Il B&B deve mantenere una gestione familiare, offrendo esclusivamente pernottamento e colazione. L’organizzazione di servizi turistici aggiuntivi rientra invece tra le attività imprenditoriali vere e proprie, e richiede requisiti diversi.