A partire da giugno 2024, milioni di dipendenti pubblici riceveranno una busta paga più ricca, grazie all’applicazione del taglio strutturale del cuneo fiscale. Dopo mesi di attesa e problemi tecnici, la piattaforma NoiPA è finalmente pronta: oltre agli accrediti ordinari, saranno erogati anche gli arretrati maturati nei mesi scorsi, che superano i 400 euro per molti lavoratori.
Il taglio del cuneo fiscale prevede una riduzione stabile dei contributi a carico del lavoratore, che si traduce in stipendi netti più alti, senza intaccare i contributi previdenziali. Non si tratta più di una misura temporanea come la decontribuzione 2024, ma di una riforma permanente a partire dal 1° gennaio 2025.
Grazie all’inserimento strutturale della misura, l’aumento in busta paga diventa parte integrante dello stipendio mensile. I dipendenti pubblici potranno così beneficiare di un incremento netto senza penalizzazioni future sulla pensione.
Il ritardo nell’accredito è stato causato da interventi sulla piattaforma NoiPA, necessaria per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei dati. Ora che gli aggiornamenti sono stati completati, gli arretrati saranno versati in un’unica soluzione, compensando i mancati benefici fiscali dei mesi precedenti (circa 83 euro al mese in media).
Oltre al taglio del cuneo fiscale, i lavoratori pubblici hanno iniziato a percepire da aprile l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC). Si tratta di un aumento temporaneo previsto per compensare il blocco dei rinnovi contrattuali. Introdotta dall’art. 47 bis del T.U.P.I., l’IVC resta in vigore fino alla firma del nuovo contratto collettivo nazionale.
Per il triennio 2025-2027, l’IVC contribuirà a mantenere il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici, in attesa di futuri adeguamenti salariali.
Resta ancora in fase di trattativa il rinnovo del contratto del personale del Servizio Sanitario Nazionale per il triennio 2022–2024. L’ultimo incontro tra le parti si è svolto il 29 aprile e un nuovo tavolo è fissato per il 22 maggio. Se si raggiungesse un accordo entro fine mese, l’entrata in vigore del contratto potrebbe avvenire a ottobre 2025.
Per sostenere la riforma del comparto sanitario, il Governo ha previsto un pacchetto economico da 1,784 miliardi di euro, così suddiviso: