miscellanea

Assegno di Inclusione 2026: in arrivo un aumento di 130 euro, ma solo a questa condizione – tutti i dettagli

Aumento Assegno di Inclusione 2026: buone notizie per i beneficiari. Dal prossimo anno potrebbe arrivare un incremento di circa 130 euro annui, ma solo se si verificherà una condizione precisa. Ecco cosa prevede il nuovo adeguamento all’inflazione e cosa cambia per chi riceve il sussidio che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza.

🔍 Cos’è l’Assegno di Inclusione e a chi spetta

L’Assegno di Inclusione (ADI) è il nuovo strumento di contrasto alla povertà entrato in vigore nel 2024, rivolto esclusivamente a nuclei familiari con soggetti fragili: minori, disabili, over 60 e persone in condizioni di svantaggio certificato. A differenza del vecchio Reddito di Cittadinanza, l’ADI non spetta agli occupabili, che vengono invece indirizzati verso percorsi di attivazione al lavoro.

Attualmente, l’importo base è pari a 541,66 euro al mese per il singolo beneficiario, con eventuali integrazioni in base al numero di componenti, presenza di affitto o disabilità, e un tetto ISEE massimo di 9.360 euro.


📈 Aumento 2026: da cosa dipende

L’incremento previsto di circa 130 euro all’anno è legato al tasso di inflazione rilevato dall’ISTAT. Dopo anni di aumenti significativi del costo della vita (8,1% nel 2022, 5,4% nel 2023), nel 2025 l’inflazione si è assestata intorno allo 0,8%, ma per il 2026 è attesa una risalita fino al 2%.

💡 Se questo scenario verrà confermato, l’Assegno mensile potrebbe passare da 541,66 a circa 552 euro al mese, pari a 11 euro mensili in più. Non si tratta di un aumento “una tantum”, ma di un adeguamento automatico legato alla perdita del potere d’acquisto.


📌 Come funziona l’adeguamento e chi ne beneficia

L’adeguamento verrà calcolato in base all’inflazione annuale e applicato in automatico a partire da gennaio 2026 per tutti i percettori in regola con i requisiti. La somma non sarà erogata in un’unica soluzione, ma spalmata mese per mese.

Chi ha diritto all’ADI nel 2026?
Restano invariati i requisiti principali:

  • ISEE sotto i 9.360 euro
  • Presenza nel nucleo di almeno un soggetto fragile (minore, disabile, over 60)
  • Assenza di componenti “attivabili al lavoro” non aderenti ai percorsi previsti dal Supporto Formazione e Lavoro (SFL)

🆕 Bonus Ponte e altre novità in arrivo

Parallelamente all’incremento, è attivo anche il Bonus Ponte da 500 euro, destinato a chi è in attesa della prima erogazione dell’ADI o sta vivendo una fase di transizione tra due richieste. Questo importo una tantum consente di evitare “buchi” nel sostegno economico durante i tempi tecnici della burocrazia.


🔮 Cosa aspettarsi per il futuro

L’introduzione di un meccanismo di adeguamento automatico all’inflazione rappresenta un cambio di passo significativo nella gestione delle misure assistenziali in Italia. Pur essendo una cifra modesta, il possibile aumento di 130 euro rappresenta un segnale di attenzione verso le fasce più deboli, e una risposta concreta ai rincari di bollette, alimentari, sanità e spese scolastiche.

In attesa della Legge di Bilancio 2026, il messaggio è chiaro: l’Assegno di Inclusione resterà centrale nelle politiche di contrasto alla povertà, ma dovrà essere continuamente aggiornato per restare efficace in un contesto economico in continua evoluzione.

Condividi
Pubblicato da