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Assegno di incollocabilità 2026, rendita INAIL fino a 67 anni per infortunio o malattia professionale: cosa cambia

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Dal 2026 si amplia la tutela per i lavoratori che, a seguito di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale, non riescono più a reinserirsi nel mercato occupazionale. L’assegno di incollocabilità INAIL viene infatti esteso fino al compimento dei 67 anni, allineandosi all’età prevista per la pensione di vecchiaia.

La novità segna un passaggio rilevante nel sistema assistenziale e previdenziale, perché evita l’interruzione del sostegno economico proprio negli anni immediatamente precedenti alla pensione.


Assegno di incollocabilità INAIL: limite di età innalzato a 67 anni

L’estensione del beneficio è stata ufficializzata con la circolare n. 55 dell’11 dicembre 2025 e trova fondamento nel decreto-legge n. 159/2025. A partire dal 1° gennaio 2026, l’assegno di incollocabilità sarà corrisposto fino al compimento dei 67 anni, superando il precedente limite dei 65.

L’obiettivo dichiarato è quello di armonizzare le misure assistenziali con l’evoluzione del sistema pensionistico, tenendo conto dell’allungamento della vita lavorativa e dell’innalzamento dell’età pensionabile.

Dal punto di vista operativo:

  • chi compie 67 anni dal 2026 continuerà a percepire l’assegno senza interruzioni;
  • potranno essere nuovamente tutelati anche coloro ai quali il beneficio era stato sospeso al compimento dei 65 anni negli anni precedenti.

Si rafforza così il principio di continuità assistenziale, evitando vuoti di reddito in una fase particolarmente delicata.


Cos’è l’assegno di incollocabilità e a chi spetta

L’assegno di incollocabilità è una prestazione economica erogata dall’INAIL ai lavoratori titolari di rendita per infortunio sul lavoro o malattia professionale che risultano totalmente non collocabili.

Il beneficio spetta quando:

  • la persona ha perso ogni capacità lavorativa residua;
  • oppure la menomazione è tale da rappresentare un rischio per sé, per terzi o per la sicurezza degli impianti;
  • oppure non è possibile l’inserimento nemmeno tramite il collocamento mirato.

La finalità dell’assegno è garantire un sostegno economico stabile a chi non ha possibilità concrete di rientrare nel mondo del lavoro.


Requisiti per ottenere l’assegno di incollocabilità nel 2026

Per accedere alla prestazione devono essere soddisfatti precisi requisiti sanitari e amministrativi.

In particolare è necessario:

  • età non superiore a 67 anni (dal 2026);
  • accertata impossibilità di essere collocati in qualsiasi attività lavorativa;
  • riconoscimento di un grado minimo di menomazione da parte dell’INAIL.

I parametri variano in base alla data dell’evento lesivo:

  • infortuni o malattie professionali fino al 31 dicembre 2006
    → inabilità non inferiore al 34% (D.P.R. n. 1124/1965);
  • eventi dal 1° gennaio 2007
    danno biologico superiore al 20% (D. Lgs. n. 38/2000).

Importo dell’assegno di incollocabilità INAIL

L’assegno è soggetto ad aggiornamento annuale in base all’andamento dell’inflazione.

Attualmente l’importo è pari a:
308,23 euro mensili
(valore in vigore dal 1° luglio 2025).

Anche per gli anni successivi sono previsti adeguamenti, con l’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto dei beneficiari.


Un sistema più coerente con l’età pensionabile

La riforma non esclude ulteriori interventi futuri. Qualora l’età pensionabile dovesse essere nuovamente innalzata, anche il limite dell’assegno di incollocabilità potrebbe essere adeguato di conseguenza.

Si delinea così un quadro normativo più flessibile e coerente, pensato per accompagnare il lavoratore invalido dal periodo assistenziale fino all’accesso alla pensione, senza interruzioni di reddito e senza penalizzazioni ulteriori per chi è già stato colpito da eventi invalidanti.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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