Buone notizie per le famiglie italiane: dal 1° gennaio 2026 l’Assegno Unico Universale (AUU), erogato mensilmente dall’INPS per i figli a carico, aumenterà dell’1,7% in linea con l’andamento dell’inflazione rilevato dall’Istat.
La misura, introdotta con il Decreto Legislativo n. 230 del 21 dicembre 2021, è uno dei pilastri del sistema di welfare familiare e sostiene ogni anno oltre sei milioni di nuclei familiari.
L’adeguamento automatico degli importi, previsto dalla legge istitutiva, assicura che il beneficio mantenga il proprio valore reale anche in un contesto economico caratterizzato da rincari generalizzati.
Secondo le prime stime ufficiali, la rivalutazione dell’1,7% comporterà un incremento di tutti gli importi riconosciuti.
Ecco i nuovi valori indicativi:
Il meccanismo di adeguamento riguarda automaticamente tutte le fasce, senza la necessità di presentare una nuova domanda o aggiornare l’ISEE (a meno che non siano intervenuti cambiamenti nella composizione familiare).
Insieme agli importi, saranno aggiornate anche le soglie ISEE che determinano la misura dell’assegno.
La soglia minima passerà da 17.090 euro a 17.520 euro, mentre tutte le altre fasce verranno riallineate in proporzione.
Alcuni esempi pratici:
L’aumento, seppur contenuto, rappresenta un adeguamento necessario per preservare il potere d’acquisto delle famiglie.
Anche le maggiorazioni per situazioni specifiche saranno rivalutate automaticamente:
Rivalutate anche:
Tutti gli aggiornamenti saranno applicati in modo automatico dall’INPS, senza dover presentare nuove richieste.
L’Assegno Unico Universale è una misura economica mensile e cumulabile con altre prestazioni assistenziali.
Spetta a tutti i nuclei familiari:
L’importo erogato dipende dall’ISEE familiare, ma il beneficio è riconosciuto anche in assenza di ISEE, in misura minima.
Per il 2024, secondo i dati dell’Osservatorio INPS, sono stati erogati 11,5 miliardi di euro a oltre 9,8 milioni di figli, segno di un intervento strutturale ormai radicato nel sistema sociale italiano.
L’INPS ha già confermato che tutti gli aggiornamenti legati all’inflazione saranno recepiti automaticamente dal sistema informatico, senza che le famiglie debbano fare nulla.
Chi ha già una domanda attiva riceverà gli importi rivalutati da gennaio 2026, mentre chi presenta una nuova richiesta dal 1° gennaio accederà direttamente alle nuove soglie aggiornate.
Pur trattandosi di incrementi modesti, la rivalutazione dell’Assegno Unico 2026 rappresenta un segnale importante in un momento di difficoltà economica generalizzata.
L’obiettivo è mantenere stabile il sostegno economico alle famiglie con figli, contrastando gli effetti dell’inflazione e favorendo la natalità.