Dal 1° gennaio 2026 il bollo auto cambia volto. Una nuova misura prevista dalla manovra di bilancio introduce un’esenzione totale dalla tassa automobilistica per alcune categorie di contribuenti, segnando una svolta significativa nella fiscalità legata ai veicoli.
L’obiettivo è duplice: da un lato alleggerire il carico fiscale per chi vive situazioni di difficoltà economica, dall’altro favorire la transizione ecologica, incentivando l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale.
La riforma potrebbe tradursi in un risparmio di centinaia di euro all’anno per milioni di automobilisti, ma l’accesso al beneficio non è automatico e richiede il rispetto di precisi requisiti.
La principale novità riguarda i contribuenti con reddito annuo inferiore a 8.000 euro, che dal 2026 potranno ottenere l’abolizione completa del bollo auto.
Si tratta di una misura pensata per le fasce di popolazione economicamente più fragili, per le quali la tassa automobilistica può rappresentare un peso rilevante nel bilancio familiare, pur in presenza di un veicolo spesso indispensabile per lavoro o necessità quotidiane.
L’esenzione non è automatica:
per ottenerla sarà necessario presentare una documentazione ufficiale che attesti il reddito, come:
L’introduzione del criterio reddituale rappresenta una novità assoluta per il bollo auto, che per la prima volta assume una forma di progressività fiscale.
Un secondo pilastro della riforma riguarda la mobilità sostenibile.
I proprietari di veicoli elettrici o ibridi potranno beneficiare dell’esenzione totale dal bollo auto per cinque anni a partire dalla data di immatricolazione.
La misura mira a ridurre il costo complessivo di possesso del veicolo (total cost of ownership), rendendo più conveniente la scelta di automobili a basse emissioni, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali ed europei.
Per accedere all’agevolazione è necessario che:
In questi casi, l’esenzione opera in modo pressoché automatico, poiché i dati del veicolo sono già disponibili nei sistemi informatici della Pubblica Amministrazione.
La normativa prevede che l’esenzione si applichi anche ai veicoli immatricolati a partire dal 2022, ampliando notevolmente la platea dei beneficiari.
Resta invariata la scadenza ordinaria del bollo auto, fissata al 31 gennaio di ogni anno, ma chi rientra nei requisiti potrà evitare del tutto il pagamento.
Per ottenere l’agevolazione è necessario seguire una procedura specifica, che varia in base alla Regione di residenza, poiché il bollo auto è un tributo di competenza regionale.
In generale, occorre:
In alcuni casi, come per:
potrebbero essere richieste certificazioni aggiuntive, come attestazioni sanitarie o ISEE.
È fondamentale rispettare i termini di presentazione e conservare copia della documentazione, poiché errori o ritardi possono comportare la perdita del beneficio.
La riforma conferma e rafforza anche alcune esenzioni già previste, tra cui:
L’abolizione del bollo auto per redditi bassi e veicoli ecologici rappresenta un cambiamento strutturale che unisce equità fiscale e politiche ambientali.
Per chi rientra nei requisiti, informarsi per tempo e presentare correttamente la domanda sarà essenziale per non perdere un’agevolazione che può incidere in modo concreto sulle spese annuali.