Prescrizione del bollo auto: il 31 dicembre è la data decisiva
Le ultime settimane dell’anno non sono solo tempo di bilanci e di tregua fiscale. Per chi ha arretrati legati al bollo auto, il 31 dicembre rappresenta un passaggio fondamentale: è il giorno che determina se il debito relativo alle annualità passate può considerarsi estinto in via definitiva.
Conoscere le regole della prescrizione è essenziale per evitare di pagare importi che, per legge, non sono più dovuti.
Perché il bollo auto si prescrive dopo soli tre anni
Il bollo auto è una tassa regionale e, a differenza di altre imposte, ha un termine di prescrizione molto breve: solo tre anni.
Questo significa che:
- se la Regione o l’Agenzia delle Entrate non inviano comunicazioni formali entro tre anni,
- il debito si cancella automaticamente.
La riscossione ha quindi un periodo di efficacia limitato: trascorso il triennio senza notifiche, la somma non è più legalmente esigibile.
Da quando decorrono i tre anni? Il meccanismo non è intuitivo
La prescrizione non parte dalla scadenza del bollo, ma dal 1° gennaio dell’anno successivo.
Esempio pratico
- Bollo con scadenza in qualsiasi mese del 2025
- La prescrizione inizia il 1° gennaio 2026
- I tre anni da considerare sono 2026, 2027 e 2028
- Se entro il 31 dicembre 2028 non arriva una notifica formale → debito estinto
Dal 1° gennaio dell’anno successivo, il debito non esiste più giuridicamente.
Cosa interrompe la prescrizione? Gli atti formali validi
La prescrizione non è automatica: può essere interrotta da un atto notificato correttamente.
Gli atti interruttivi validi sono, ad esempio:
- preavviso di fermo amministrativo,
- avviso di mancato pagamento,
- intimazione o sollecito formale.
Per interrompere il triennio, l’atto deve:
- essere una comunicazione ufficiale,
- essere notificato tramite raccomandata A/R o PEC,
- arrivare entro il 31 dicembre del terzo anno utile.
Se la notifica rispetta questi requisiti, il conteggio riparte da zero dalla data dell’atto.
Debito cancellato: cosa succede se la notifica arriva in ritardo
Facciamo un esempio:
- avviso di mancato pagamento ricevuto nel 2022;
- nessun altro atto ricevuto negli anni successivi.
Se entro il 31 dicembre 2025 non arriva nulla, la prescrizione è maturata.
In questo caso:
- eventuali solleciti successivi sono illegittimi;
- il contribuente può chiedere l’annullamento tramite ricorso in autotutela;
- in alternativa può ricorrere alla Corte di Giustizia Tributaria entro 60 giorni.
Conclusione
Il 31 dicembre è la data spartiacque per chi ha arretrati sul bollo auto:
se in tre anni non è arrivata alcuna notifica formale, il debito si considera estinto per legge.
Una corretta conoscenza della prescrizione permette agli automobilisti di:
- evitare pagamenti non dovuti,
- contestare richieste illegittime,
- tutelarsi in caso di errori nella riscossione.



