Le ultime settimane dell’anno non sono solo tempo di bilanci e di tregua fiscale. Per chi ha arretrati legati al bollo auto, il 31 dicembre rappresenta un passaggio fondamentale: è il giorno che determina se il debito relativo alle annualità passate può considerarsi estinto in via definitiva.
Conoscere le regole della prescrizione è essenziale per evitare di pagare importi che, per legge, non sono più dovuti.
Il bollo auto è una tassa regionale e, a differenza di altre imposte, ha un termine di prescrizione molto breve: solo tre anni.
Questo significa che:
La riscossione ha quindi un periodo di efficacia limitato: trascorso il triennio senza notifiche, la somma non è più legalmente esigibile.
La prescrizione non parte dalla scadenza del bollo, ma dal 1° gennaio dell’anno successivo.
Dal 1° gennaio dell’anno successivo, il debito non esiste più giuridicamente.
La prescrizione non è automatica: può essere interrotta da un atto notificato correttamente.
Gli atti interruttivi validi sono, ad esempio:
Per interrompere il triennio, l’atto deve:
Se la notifica rispetta questi requisiti, il conteggio riparte da zero dalla data dell’atto.
Facciamo un esempio:
Se entro il 31 dicembre 2025 non arriva nulla, la prescrizione è maturata.
In questo caso:
Il 31 dicembre è la data spartiacque per chi ha arretrati sul bollo auto:
se in tre anni non è arrivata alcuna notifica formale, il debito si considera estinto per legge.
Una corretta conoscenza della prescrizione permette agli automobilisti di: