Un bonifico da un familiare non è sempre esente da controlli fiscali. Scopri cosa fare per evitare accertamenti e dimostrare che si tratta di una donazione e non di reddito imponibile.
In un periodo di controlli sempre più intensi da parte del Fisco, anche i bonifici tra parenti possono diventare oggetto di attenzione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Anche se si tratta di un semplice aiuto economico da parte di un genitore, uno zio o un nonno, è fondamentale documentare correttamente l’operazione per evitare che venga considerata come reddito non dichiarato.
📌 I controlli fiscali sui bonifici: cosa sapere
Secondo quanto previsto dall’art. 32 del D.P.R. 600/1973 e dall’art. 51 del D.P.R. 633/1972, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di accedere ai dati bancari dei contribuenti per verificare eventuali incongruenze tra le movimentazioni e i redditi dichiarati.
Una delle presunzioni piĂą delicate riguarda i versamenti bancari, che possono essere considerati come redditi non dichiarati salvo prova contraria. Questo vale anche per i bonifici familiari, se non sono adeguatamente giustificati.
⚖️ Le sentenze della Cassazione: cosa ha detto la giurisprudenza
Numerose sentenze hanno chiarito che un bonifico ricevuto da un familiare non rappresenta automaticamente un reddito imponibile.
- La Corte di Cassazione (ordinanza n. 11633/2021) ha stabilito che l’Agenzia delle Entrate deve provare la natura reddituale della somma ricevuta.
- La Corte di Giustizia Tributaria della Puglia (sentenza n. 4378/2024) ha confermato che i bonifici familiari possono essere considerati esenti da tassazione se hanno finalitĂ solidaristiche e sono tracciabili.
- L’ordinanza n. 397/2019 ha precisato che anche un versamento da parte di un suocero può essere escluso dalla tassazione se viene fornita una prova documentale adeguata.
âś… Cosa fare per evitare problemi con il Fisco
Per non incorrere in sanzioni fiscali o contestazioni, è importante seguire alcune semplici regole:
- Utilizza solo strumenti tracciabili: come bonifici bancari o assegni non trasferibili.
- Indica una causale chiara: usa termini come “donazione”, “regalo familiare” o “contributo non oneroso”.
- Evita contanti: se ricevi somme elevate in contanti (es. oltre 2.000 €), valuta la registrazione dell’atto di donazione presso l’Agenzia delle Entrate.
- Conserva tutta la documentazione: ricevute, bonifici, accordi scritti, eventuali atti notarili.
- Evita somme sproporzionate rispetto alla capacità economica del donatore, che potrebbero insospettire l’Amministrazione.
đź“„ In sintesi
I bonifici tra parenti sono legittimi e non tassabili, a patto che siano giustificati, tracciabili e non abituali. Basta un piccolo errore o un’omissione per rischiare un controllo fiscale e dover fornire prove complesse. Per evitare problemi:
- scrivi la causale in modo chiaro;
- evita contanti;
- conserva tutte le prove;
- se possibile, formalizza la donazione.