Dopo mesi di attesa, arriva finalmente il bonus animali d’affezione 2025, pensato per aiutare economicamente i proprietari di cani, gatti e furetti con un reddito basso. Il contributo è destinato a coprire visite veterinarie, interventi chirurgici e farmaci, e valorizza il ruolo affettivo, terapeutico e sociale che gli animali da compagnia svolgono nella vita delle persone.
La misura è prevista dalla legge di bilancio 2024 e ha stanziato un fondo di 250.000 euro annui, valido per il triennio 2024–2026. Con l’arrivo del decreto attuativo, il bonus è ora operativo e copre le spese sostenute dal 1° gennaio 2024.
Il contributo è destinato a:
Il beneficio si rivolge esclusivamente a cittadini residenti in Italia che abbiano regolarmente identificato l’animale in un’anagrafe ufficiale.
Sono ammissibili al bonus le seguenti spese, documentate e tracciabili:
La domanda va presentata alla propria Regione di residenza, secondo le modalità indicate dall’ente. La procedura include:
Le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento fondi. Ogni Regione definirà l’importo del contributo.
Per accedere al bonus, l’animale deve essere registrato nell’anagrafe degli animali da affezione. Dal 2022 è attivo il registro online nazionale, che consente di identificare ogni animale tramite microchip o tatuaggio, prevenendo l’abbandono e facilitando la gestione veterinaria.
Questa banca dati è regolata da normative nazionali e regionali e consultabile da enti e operatori abilitati. Il sistema collega i dati del microchip al proprietario, rendendo possibile la tracciabilità e il monitoraggio dell’animale.
Ai fini della normativa, per animali di affezione si intendono quelli detenuti per compagnia, senza fini produttivi o alimentari. Rientrano in questa categoria anche: