Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, per chi ha avviato lavori edilizi agevolati scatta una scadenza cruciale: il 31 dicembre. In base alle regole fiscali attualmente in vigore, la data del pagamento è decisiva per stabilire se una spesa può essere portata in detrazione oppure no. Ritardare anche solo di pochi giorni può comportare la perdita del beneficio fiscale o una sua drastica riduzione negli anni successivi.
Perché conta la data del pagamento: cos’è il criterio di cassa
Per i contribuenti persone fisiche – e quindi anche per i condomìni – vige il cosiddetto criterio di cassa. Questo principio stabilisce che, ai fini delle detrazioni fiscali, non rilevano né la data di esecuzione dei lavori né quella di emissione della fattura, ma esclusivamente il momento in cui viene effettuato il pagamento.
In altre parole:
- se il bonifico viene eseguito entro il 31 dicembre, la spesa rientra nell’anno fiscale in corso;
- se il pagamento slitta al 1° gennaio o oltre, la detrazione partirà dall’anno successivo, oppure potrà andare persa se il bonus non è più in vigore.
Cosa cambia per i condomìni
Nel caso di lavori sulle parti comuni, la responsabilità operativa ricade sull’amministratore di condominio, che deve:
- incassare le quote dai singoli condomini;
- effettuare i pagamenti alle imprese entro il 31 dicembre;
- certificare correttamente le spese sostenute.
Se il pagamento del condominio avviene in ritardo, tutti i condomini rischiano di perdere o ridurre la detrazione, anche se hanno già versato la propria quota.
Bonus che rischiano di scadere o peggiorare dal 2026
La scadenza di fine anno è particolarmente rilevante per alcuni incentivi che dal 2026 non saranno più disponibili alle stesse condizioni.
Bonus barriere architettoniche (75%)
Il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con detrazione al 75%, è confermato solo fino al 31 dicembre 2025.
Se i pagamenti vengono effettuati dopo questa data:
- il beneficio non sarà più riconosciuto nella forma attuale;
- la spesa rischia di non essere più agevolabile.
Bonus ristrutturazioni
Per il 2025 resta in vigore:
- detrazione al 50% per l’abitazione principale;
- detrazione al 36% per seconde case e altri immobili.
Dal 1° gennaio 2026, salvo modifiche dell’ultima ora:
- le aliquote scenderanno rispettivamente al 36% e al 30%.
Questo significa che pagare entro il 31 dicembre può fare la differenza di migliaia di euro in termini di recupero fiscale.
Attenzione al tipo di pagamento: serve il bonifico parlante
Non basta pagare in tempo: il pagamento deve essere effettuato nel modo corretto. Per non perdere la detrazione è necessario utilizzare il bonifico parlante, che deve contenere:
- causale del versamento con riferimento normativo;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- partita IVA o codice fiscale dell’impresa;
- nei condomìni, i dati identificativi del condominio e dell’amministratore.
Pagamenti con bonifici ordinari, assegni o contanti non danno diritto alla detrazione, anche se effettuati entro l’anno.
La regola è chiara: senza pagamento entro il 31 dicembre la detrazione è a rischio
La normativa non lascia margini di interpretazione: chi non paga entro il 31 dicembre perde il diritto alla detrazione nell’anno in corso e, in alcuni casi, rischia di perderla del tutto.
Per questo motivo è fondamentale:
- programmare i lavori con anticipo;
- coordinarsi con imprese e amministratori;
- verificare che i bonifici risultino effettivamente eseguiti e contabilizzati entro fine anno.
Una gestione attenta dei tempi e della documentazione è oggi l’unico modo per non vanificare i benefici fiscali legati ai bonus casa e condominio.



