miscellanea

Successione, ora è possibile diseredare figli e coniuge: la riforma che stravolge la quota legittima. Cosa cambia davvero

Il Disegno di Legge Semplificazioni 2025 introduce una novità che cambia in profondità il diritto successorio italiano: con l’abolizione dell’azione di restituzione, diventa possibile—di fatto—escludere definitivamente un figlio o un coniuge dall’eredità, superando un principio considerato intoccabile per quasi un secolo.

Una modifica apparentemente tecnica, ma destinata ad avere conseguenze enormi in tutte le famiglie italiane.


La quota legittima non è più garantita come prima

Il sistema attuale, previsto dal Codice Civile del 1942, tutela in modo rigoroso tre categorie di eredi:

  • coniuge o unito civilmente
  • figli
  • genitori, solo in assenza di figli

A ciascuno è riservata una quota di legittima, cioè una parte minima del patrimonio del defunto che non può essere toccata né da un testamento né da donazioni fatte in vita.

Questa tutela è resa possibile da due strumenti:

  1. Azione di riduzione
    Consente all’erede leso di impugnare testamento e donazioni.
  2. Azione di restituzione
    Permette di recuperare i beni anche da terzi acquirenti, rendendo le donazioni “insicure” e difficili da vendere.

Ed è proprio questo secondo strumento a essere cancellato dal DDL.


La novità: abolita l’azione di restituzione

Con il DDL Semplificazioni 2025, l’azione di restituzione viene eliminata.
Cosa significa in pratica?

👉 Chi riceve una donazione può vendere subito il bene.
👉 L’erede legittimario non può più chiedere la restituzione al terzo acquirente.
👉 Se il donatario si rende nullatenente, l’erede danneggiato perde ogni possibilità reale di recuperare la sua quota.

La tutela diventa quindi soltanto “sulla carta”.


Con la nuova legge diventa possibile diseredare legalmente

La riforma apre a scenari prima impossibili. Ecco un esempio pratico:

  • Tizio ha due figli: uno con cui ha ottimi rapporti, l’altro con cui non parla da anni.
  • Vuole escludere completamente quest’ultimo dall’eredità.
  • Dona l’unico immobile al figlio “preferito”.
  • Quest’ultimo vende rapidamente la casa, incassa il denaro e lo gira al coniuge o lo spende rendendosi nullatenente.

Con la normativa attuale:

✔ il figlio escluso potrebbe recuperare il bene dal nuovo proprietario tramite azione di restituzione.
❌ Con la riforma non potrà più farlo.

Risultato:

➡️ il figlio viene diseredato di fatto, senza possibilità di difendersi.


Perché nasce questa riforma

Il Governo giustifica la modifica con l’esigenza di:

  • rendere i beni donati più facilmente vendibili
  • eliminare incertezze per notai, banche e acquirenti
  • favorire la circolazione del patrimonio immobiliare

Ma il prezzo da pagare è altissimo: si indebolisce radicalmente la protezione familiare voluta dal Codice Civile.


Cosa cambia per famiglie, eredi e donazioni

Ecco gli effetti più concreti:

1. Donazioni più facili da vendere

Le banche non avranno più problemi a finanziare mutui su immobili donati.

2. Più facile escludere un erede

Chi vuole “tagliare fuori” un figlio potrà farlo attraverso donazioni strategiche.

3. Maggiore rischio per gli eredi legittimari

La quota di legittima resta sulla carta, ma diventa molto difficile da ottenere.

4. Aumentano le cause familiari

È probabile che la riforma generi nuovi conflitti tra eredi.


Una rivoluzione silenziosa nel diritto di famiglia

La riforma svuota di fatto la protezione della quota legittima, uno dei pilastri del diritto successorio italiano.

Per la prima volta dopo 84 anni:

➡️ diseredare figli e coniuge non è più impossibile.
➡️ Basta una donazione ben organizzata.

Il testo ora passa alla Camera, ma il suo impatto—se confermato—sarà enorme per milioni di famiglie.

Condividi
Pubblicato da