Il nuovo DDL dedicato ai caregiver familiari — noto come Riforma Locatelli — non è ancora ufficiale, ma le anticipazioni delineano già un quadro che potrebbe rivoluzionare il sostegno a milioni di italiani che assistono ogni giorno familiari non autosufficienti. La ministra ha confermato che il testo sarà presentato solo dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2026, motivo per cui le informazioni attuali restano ufficiose. Tuttavia, gli elementi emersi consentono una prima analisi delle misure previste e dei nodi irrisolti.
In Italia esistono oltre 7 milioni di caregiver, spesso senza tutele economiche né riconoscimento giuridico. Assistono genitori, figli, coniugi con disabilità grave o non autosufficienza, sacrificando lavoro, tempo libero e spesso anche la propria salute.
Ad oggi non esiste una legge organica: solo norme sparse e insufficienti, come la legge di bilancio 2018 o misure regionali non uniformi.
Il DDL Locatelli intende colmare questo vuoto.
Una delle novità più significative riguarda proprio la definizione e classificazione dei caregiver, mai prevista finora a livello nazionale. Le fasce sarebbero determinate dal numero di ore dedicate all’assistenza e dalla convivenza con la persona non autosufficiente:
Questa suddivisione sarebbe utilizzata per definire diritti, priorità e accesso ai servizi.
Secondo le anticipazioni, il DDL introdurrebbe un assegno economico di 1.200 euro a trimestre, pari a circa 400 euro al mese, destinato esclusivamente ai caregiver conviventi prevalenti.
➡️ Il beneficio sarebbe quindi accessibile a una platea molto ristretta, stimata in circa 50.000 caregiver, un numero molto basso rispetto ai milioni di persone coinvolte nell’assistenza familiare.
Buona notizia: il contributo non verrebbe conteggiato nell’ISEE, evitando penalizzazioni su altre prestazioni sociali.
Le anticipazioni hanno suscitato reazioni contrastanti. Alcuni aspetti destano perplessità:
Gli altri caregiver avrebbero solo un riconoscimento formale, senza tutele concrete.
Non emergono interventi strutturali su:
Senza servizi adeguati, il peso dell’assistenza continuerà a gravare quasi interamente sulle famiglie.
Il DDL sarà discusso solo dopo la Legge di Bilancio 2026, e potrebbe subire modifiche significative.
La potenziale riforma rappresenta un primo passo verso il riconoscimento del ruolo del caregiver, ma molto dipenderà dal testo definitivo e dalle risorse effettivamente stanziate.
Le famiglie attendono:
Il percorso, però, è ancora lungo.