Un nuovo disegno di legge dedicato ai caregiver familiari è pronto ad approdare in Consiglio dei Ministri e potrebbe rappresentare una svolta attesa da anni. Il testo introduce per la prima volta un riconoscimento giuridico chiaro del ruolo del caregiver e prevede un sostegno economico fino a 1.200 euro a trimestre, destinato solo a chi rispetta precisi requisiti.
Ecco tutto ciò che cambia.
Il caregiver familiare è la persona che si prende cura, in modo continuativo e non professionale, di un parente o affetto con disabilità grave o non autosufficienza.
Parliamo spesso di assistenza quotidiana, intensa e prolungata, che va ben oltre il semplice supporto: gestione domestica, igiene personale, somministrazione farmaci, accompagnamento, vigilanza costante.
Il concetto di accomodamento ragionevole, previsto dalla Convenzione ONU sulla disabilità, riconosce la necessità di misure personalizzate per garantire pari diritti e dignità alle persone fragili e, di riflesso, ai loro caregiver.
In Italia, il Decreto Legislativo 62/2024 ha rafforzato questi principi, introducendo il concetto di accomodamento anche nei contesti lavorativi e aggiornando l’articolo 5-bis della Legge 104.
La Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, sottolinea la necessità di tutelare chi assiste un familiare non autosufficiente:
“Chi si prende cura dei propri cari non vuole essere sostituito, ma sostenuto e riconosciuto. È tempo di dare una cornice normativa certa al ruolo del caregiver familiare convivente”.
Il ddl introduce un sistema di classificazione basato sul numero di ore settimanali effettivamente dedicate alla cura della persona disabile. Le categorie sono:
👉 È la categoria più tutelata
👉 Ha diritto al nuovo contributo economico
👉 Possono essere conviventi o non conviventi
Solo la categoria 1, quella del caregiver prevalente convivente, potrà accedere al nuovo assegno.
Il contributo economico – che partirà dal 2027 – potrà arrivare fino a 1.200 euro ogni tre mesi.
Non si tratta di un sostegno universale, ma di un aiuto selettivo con requisiti precisi:
✔ Caregiver prevalente
✔ Convivenza con la persona assistita
✔ Carico assistenziale ≥ 91 ore settimanali
✔ Non svolgere attività lavorativa, oppure lavorare con un reddito annuo non superiore a 3.000 euro lordi
✔ ISEE del nucleo familiare non superiore a 15.000 euro
La proposta:
Si tratta della prima misura strutturale che assegna un riconoscimento economico continuativo, differenziando i caregiver in base al reale impegno assistenziale.
Il nuovo disegno di legge segna un passo avanti importante per migliaia di famiglie italiane che vivono ogni giorno la realtà della non autosufficienza.
Il contributo fino a 1.200 euro a trimestre, anche se destinato a una categoria specifica di caregiver, rappresenta il primo tentativo concreto di riconoscere il ruolo – spesso invisibile – di chi dedica la propria vita alla cura di un familiare fragile.