Essere segnalati come cattivo pagatore può precludere l’accesso a mutui, prestiti e finanziamenti futuri. Ma non tutte le segnalazioni sono legittime: ci sono regole precise che banche e finanziarie devono rispettare. E se vengono violate, il cittadino ha diritto alla cancellazione dei dati e, in alcuni casi, anche al risarcimento dei danni subiti.
Quando una segnalazione è legittima
Le banche possono segnalare un cliente solo in presenza di:
- morosità gravi o prolungate;
- insolvenze certe e non contestate;
- assenza di preavviso regolare, pena l’illegittimità.
Le segnalazioni possono confluire:
- nella Centrale Rischi della Banca d’Italia;
- nei SIC privati (CRIF, CTC, Experian, ecc.).
Ritardo di pagamento: basta una rata saltata?
No. Un ritardo isolato o occasionale non giustifica la segnalazione come “sofferenza”. Secondo la giurisprudenza (Cass. n. 3130/2021), le banche devono valutare:
- la situazione economica del cliente;
- la gravità e durata del ritardo;
- la possibilità concreta di recuperare il credito.
Una istruttoria superficiale o una segnalazione automatica sono vietate.
Obbligo di preavviso scritto
La banca deve inviare un preavviso formale, con almeno 15 giorni di tempo per regolarizzare la posizione. Il preavviso deve essere:
- scritto e specifico;
- inviato con mezzo tracciabile (PEC o raccomandata);
- antecedente alla segnalazione;
- indicare l’inadempimento contestato e la banca dati interessata.
Se questo passaggio manca, la segnalazione è nulle e si può chiedere la cancellazione e un eventuale risarcimento.
Posso essere segnalato se sto contestando il debito?
No. Se la contestazione è:
- formale,
- documentata e
- non pretestuosa,
la banca non può segnalare il cliente.
Questo vale nei casi di:
- interessi usurari;
- errori contrattuali;
- vizi nella documentazione bancaria.
Le segnalazioni durante controversie legali sono considerate illecite e sanzionabili.
Segnalazioni nei SIC: regole e tempistiche
Nei sistemi privati (CRIF, Experian…), la segnalazione è possibile dopo:
- almeno due rate consecutive non pagate;
- ritardi rilevanti, anche senza rate.
Tempi di permanenza nei SIC:
- 12 mesi se il ritardo è lieve e sanato;
- 24 mesi per ritardi più gravi ma poi risolti;
- 36 mesi se il debito resta insoluto.
Le segnalazioni si cancellano automaticamente dopo tali termini.
CAI e assegni scoperti
Nel caso di utilizzo irregolare di carte o assegni, i dati vengono inseriti nella Centrale d’Allarme Interbancaria (CAI) e restano per 2 anni, salvo errori documentabili.
Segnalazioni errate: cosa puoi fare
Se una segnalazione è:
- illegittima (es. senza preavviso);
- errata o non aggiornata;
- fatta nonostante una contestazione in corso,
il consumatore può richiedere:
- la cancellazione immediata;
- il risarcimento del danno patrimoniale e morale.
È sufficiente una PEC alla banca e, se necessario, rivolgersi:
- all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF);
- oppure al Garante Privacy, se si tratta di violazione del diritto ai dati personali.
Conclusione
Essere segnalati come cattivo pagatore ha effetti rilevanti, ma le banche non possono farlo liberamente. Il rispetto delle procedure, del diritto di contestazione e del preavviso sono fondamentali per la legittimità della segnalazione. Se hai ricevuto una comunicazione sospetta o ingiustificata, puoi far valere i tuoi diritti e chiedere l’immediata rimozione dei dati.