Chiudere un conto corrente è un diritto riconosciuto a ogni correntista, esercitabile in qualsiasi momento e senza penali, a condizione che vengano rispettate le procedure previste dalla legge. La normativa italiana tutela la libertà del cliente di recedere dal contratto bancario, a prescindere dalla motivazione e senza che la banca possa imporre costi ingiustificati o ostacoli.
L’articolo 120-bis del Testo Unico Bancario (D.Lgs. 385/1993) stabilisce che il cliente può chiudere il conto in qualsiasi momento, senza penalità e con spese limitate ai servizi realmente forniti. A rafforzare questa garanzia interviene anche la normativa della Banca d’Italia, che impone trasparenza e correttezza nel rapporto tra istituti di credito e clientela.
Il diritto alla chiusura si applica a tutti i tipi di conti, inclusi quelli online o aperti tramite piattaforme digitali.
Per procedere, è sufficiente inoltrare una richiesta scritta alla banca, tramite:
È necessario restituire carte di debito, carte di credito e libretti di assegni, e indicare un IBAN alternativo dove trasferire il saldo residuo, oppure optare per l’estinzione in contanti o con assegno circolare.
Nei conti cointestati, tutti i titolari devono firmare la richiesta, a meno che non siano previste operazioni disgiunte.
Prima di procedere è opportuno:
Queste operazioni evitano disservizi e blocchi nei pagamenti automatici.
Sì, la banca non può negare la chiusura anche se il conto presenta un saldo negativo. Tuttavia:
È quindi consigliabile saldare eventuali esposizioni prima della chiusura.
La banca deve evadere la richiesta entro un tempo ragionevole, generalmente 15 giorni lavorativi. Eventuali ritardi devono essere motivati e, in caso di inadempienza, possono essere segnalati all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).
Non possono essere addebitati costi di chiusura, fatta eccezione per quelli proporzionati ai servizi fruiti. Alla conclusione, la banca è tenuta a fornire un estratto conto finale, comprensivo dei movimenti e del saldo conclusivo.
Per tutelarsi da eventuali controversie, è bene conservare:
Inoltre, il cliente ha diritto di accedere anche dopo la chiusura ai documenti bancari degli ultimi 10 anni, previo eventuale rimborso delle spese di ricerca.
Se il conto presenta fondi disponibili, il cliente può ritirarli:
In ogni caso, l’istituto non può impedire il ritiro della somma residua, nemmeno in presenza di importi elevati.