Se il tuo gatto si aggira liberamente per le scale condominiali o si introduce nella proprietà del vicino, potresti dover pagare un risarcimento danni. Lo ha stabilito una recente sentenza del tribunale di Pescara (n. 33 del 12 aprile 2025), che richiama l’art. 2052 del Codice Civile sulla responsabilità oggettiva per danni causati da animali.
La causa è nata dal comportamento dei gatti di una condomina che, privi di controllo e senza barriere, accedevano regolarmente al terrazzo del vicino, causando:
Nonostante le ripetute lamentele, la proprietaria dei felini non aveva adottato alcuna misura correttiva, portando il giudice a condannarla al risarcimento di 1.500 euro.
L’art. 1138 del Codice Civile stabilisce che non si può vietare la detenzione di animali domestici in casa. Tuttavia, non si fa menzione della circolazione libera negli spazi comuni o in proprietà altrui.
Pertanto:
Ai sensi dell’art. 2052 c.c., il proprietario di un animale è responsabile per i danni causati, anche se l’animale è fuggito o smarrito. Per evitare la responsabilità, è necessario dimostrare l’esistenza di un caso fortuito, ovvero un evento imprevedibile e inevitabile.
Nel caso di Pescara:
Risultato? Condanna al risarcimento per danni patrimoniali e non patrimoniali.
Se hai un gatto che vive in appartamento:
La sentenza del 2025 è un precedente importante in tema di animali in condominio. Ricorda: detenere un animale è un diritto, ma comporta anche doveri precisi. Sorvegliare il proprio gatto ed evitare che arrechi danni ad altri condomini è fondamentale per evitare risarcimenti salati e tensioni di vicinato.