Nel 2025 aumenta la tutela per i genitori lavoratori dipendenti: sale a tre mesi il periodo di congedo parentale retribuito all’80%, grazie alle nuove disposizioni della Legge di Bilancio. L’INPS ha chiarito le modalità di accesso, i requisiti e le istruzioni per fare domanda.
Congedo parentale retribuito all’80%: a chi spetta nel 2025
Il beneficio è riservato ai lavoratori dipendenti con figli nati, adottati o affidati a partire dal 1° gennaio 2025. Il congedo può essere fruito entro i primi sei anni di vita del figlio, o entro sei anni dall’ingresso in famiglia nei casi di adozione o affido.
I tre mesi retribuiti all’80% possono essere utilizzati da entrambi i genitori in modo flessibile (alternati, condivisi o contemporanei), ma non sono trasferibili da un genitore all’altro. Il congedo parentale resta comunque soggetto al limite complessivo massimo di dieci mesi, elevabile a undici se il padre utilizza almeno tre mesi di congedo.
Durata, limiti e percentuali: cosa cambia in base all’anno di nascita del figlio
La riforma aggiorna il numero di mesi indennizzati in base alla data di nascita o adozione del minore:
- Fino al 31 dicembre 2022: un solo mese indennizzato all’80%, solo se almeno un genitore ha concluso il congedo obbligatorio dopo quella data.
- Dal 1° gennaio 2023: un mese all’80% per ogni figlio, anche senza collegamento al congedo obbligatorio.
- Dal 1° gennaio 2024: due mesi retribuiti all’80%.
- Dal 1° gennaio 2025: si arriva a tre mesi all’80%, usufruibili entro il sesto anno del bambino.
Il resto del congedo parentale rimane regolato come in precedenza: sei mesi al 30% e ulteriori due mesi eventualmente non retribuiti, salvo deroghe ISEE.
Come fare domanda all’INPS
La domanda per il congedo va presentata esclusivamente online sul sito dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile contattare il Contact Center INPS o rivolgersi a un patronato per ricevere supporto.