Il Decreto Salva Casa torna al centro del dibattito con una serie di novità sostanziali introdotte dalla prossima Legge di Bilancio. L’obiettivo è facilitare la regolarizzazione delle irregolarità edilizie più comuni, tagliando tempi, burocrazia e — soprattutto — costi per i proprietari di immobili.
Tra le misure più rilevanti spiccano:
- riduzione delle sanzioni fino all’80%, con un tetto massimo che scende da 10.328 euro a 2.068 euro;
- eliminazione della doppia conformità, una delle principali cause di blocco delle sanatorie;
- procedure più veloci per sanare difformità edilizie, anche quelle più rilevanti;
- semplificazioni amministrative e meno passaggi obbligatori agli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la riforma e come cambierà la vita di milioni di proprietari.
Cosa prevede il Decreto Salva Casa già in vigore
Il decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito nella legge 24 luglio 2024, n. 105, ha introdotto quattro grandi aree di intervento per risolvere il problema delle micro-difformità edilizie diffuse in tutto il Paese:
1. Ridefinizione dello “stato legittimo” degli immobili
Sono stati stabiliti nuovi criteri più chiari per dimostrare la regolarità urbanistica di un edificio.
2. Regole aggiornate sui cambi di destinazione d’uso
Il decreto ha uniformato e ampliato le possibilità di modificare l’utilizzo di un immobile senza opere rilevanti.
3. Semplificazione delle procedure di sanatoria
Un nuovo sistema di tolleranze costruttive consente di regolarizzare divergenze minime tra progetto e realtà.
4. Aggiornamento degli standard edilizi
Per adeguare il patrimonio immobiliare alle nuove esigenze sociali e urbane.
In sostanza, il decreto vuole sbloccare milioni di immobili “congelati” da piccole irregolarità, favorendo compravendite, mutui e ristrutturazioni.
Le novità della Manovra 2026: sanzioni ridotte e sanatoria più rapida
Un emendamento della maggioranza inserito nella Legge di Bilancio 2026 introduce cambiamenti molto rilevanti.
Sanzioni ridotte dell’80%
Per gli abusi edilizi più frequenti — come opere realizzate senza Scia o in difformità — la soglia massima scenderà a:
👉 da 10.328 euro → a 2.068 euro
Una riduzione drastica che rende la regolarizzazione più accessibile economicamente per milioni di proprietari.
Addio doppia conformità: un’unica istanza invece di due
Una delle principali barriere alla sanatoria è sempre stata la “doppia conformità”, cioè l’obbligo di dimostrare che l’opera fosse conforme:
- alle norme urbanistiche vigenti al momento della realizzazione,
- e a quelle attuali.
Con le nuove norme, l’accertamento di conformità diventerà più semplice e lineare, grazie a un’unica istanza.
Questo aspetto da solo potrebbe sbloccare migliaia di pratiche giacenti negli uffici comunali.
Stop al passaggio obbligatorio all’Agenzia delle Entrate
Un’altra grande semplificazione riguarda la determinazione della sanzione.
Oggi, per calcolare l’importo dovuto, serve spesso un passaggio presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, con conseguenti ritardi.
La novità prevede che tutto sarà gestito direttamente tra tecnico incaricato e Comune, rendendo la procedura molto più veloce.
Fondo Casa potenziato e nuovi incentivi per gli immobili “green”
La Manovra interviene anche sul settore dei mutui, prevedendo:
- rifinanziamento del Fondo Casa per gli under 36 con ISEE fino a 40.000 euro;
- possibilità di bonus più vantaggiosi per chi acquista case ad alta efficienza energetica;
- detrazione del 50% dell’Iva per l’acquisto di immobili green o per ristrutturazioni che migliorano la classe energetica.
Perché questa riforma è strategica
Il pacchetto di misure serve a:
- sbloccare milioni di immobili oggi invendibili per difformità urbanistiche;
- favorire il recupero edilizio invece del consumo di nuovo suolo;
- rilanciare il mercato immobiliare e l’accesso ai mutui;
- alleggerire il carico dei Comuni, ancora impegnati in milioni di pratiche arretrate.
Il Governo punta a chiudere definitivamente la stagione delle “micro-irregolarità” e a creare un sistema più semplice e trasparente.



