Il Decreto Salva Casa torna al centro del dibattito con una serie di novità sostanziali introdotte dalla prossima Legge di Bilancio. L’obiettivo è facilitare la regolarizzazione delle irregolarità edilizie più comuni, tagliando tempi, burocrazia e — soprattutto — costi per i proprietari di immobili.
Tra le misure più rilevanti spiccano:
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la riforma e come cambierà la vita di milioni di proprietari.
Il decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito nella legge 24 luglio 2024, n. 105, ha introdotto quattro grandi aree di intervento per risolvere il problema delle micro-difformità edilizie diffuse in tutto il Paese:
Sono stati stabiliti nuovi criteri più chiari per dimostrare la regolarità urbanistica di un edificio.
Il decreto ha uniformato e ampliato le possibilità di modificare l’utilizzo di un immobile senza opere rilevanti.
Un nuovo sistema di tolleranze costruttive consente di regolarizzare divergenze minime tra progetto e realtà.
Per adeguare il patrimonio immobiliare alle nuove esigenze sociali e urbane.
In sostanza, il decreto vuole sbloccare milioni di immobili “congelati” da piccole irregolarità, favorendo compravendite, mutui e ristrutturazioni.
Un emendamento della maggioranza inserito nella Legge di Bilancio 2026 introduce cambiamenti molto rilevanti.
Per gli abusi edilizi più frequenti — come opere realizzate senza Scia o in difformità — la soglia massima scenderà a:
👉 da 10.328 euro → a 2.068 euro
Una riduzione drastica che rende la regolarizzazione più accessibile economicamente per milioni di proprietari.
Una delle principali barriere alla sanatoria è sempre stata la “doppia conformità”, cioè l’obbligo di dimostrare che l’opera fosse conforme:
Con le nuove norme, l’accertamento di conformità diventerà più semplice e lineare, grazie a un’unica istanza.
Questo aspetto da solo potrebbe sbloccare migliaia di pratiche giacenti negli uffici comunali.
Un’altra grande semplificazione riguarda la determinazione della sanzione.
Oggi, per calcolare l’importo dovuto, serve spesso un passaggio presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, con conseguenti ritardi.
La novità prevede che tutto sarà gestito direttamente tra tecnico incaricato e Comune, rendendo la procedura molto più veloce.
La Manovra interviene anche sul settore dei mutui, prevedendo:
Il pacchetto di misure serve a:
Il Governo punta a chiudere definitivamente la stagione delle “micro-irregolarità” e a creare un sistema più semplice e trasparente.