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Evasometro 2024: come funziona il nuovo strumento di controllo dell’Agenzia delle Entrate

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Con la riforma fiscale introdotta dal Decreto Legislativo 108/2024, l’Agenzia delle Entrate dice addio al redditometro e introduce un nuovo strumento di verifica: l’evasometro. Più preciso, automatizzato e mirato, l’evasometro consente controlli fiscali basati su analisi incrociate e intelligenza artificiale. Ma chi rischia davvero e come funzionano i nuovi accertamenti?

Addio redditometro, arriva l’evasometro

Il redditometro, lo strumento che permetteva al Fisco di confrontare il reddito dichiarato con quello “presunto” in base a spese sostenute, è stato ufficialmente abolito. Non verranno più esaminati parametri come:

  • Acquisto di immobili
  • Mutui e assicurazioni
  • Spese mediche
  • Spese per animali domestici
  • Abbonamenti e consumi

Il nuovo strumento dell’Agenzia delle Entrate, però, non elimina i controlli: li rende più selettivi, mirati e legati al rischio reale di evasione.

Come funziona l’evasometro

L’evasometro si basa sull’analisi incrociata dei dati fiscali e finanziari del contribuente. Le fonti principali sono:

  • Common Reporting Standard (CRS)
  • Anagrafe dei rapporti finanziari
  • Segnalazioni degli intermediari finanziari
  • Banche dati patrimoniali internazionali (dal 2025 con la Silver Notice)

Questi dati, elaborati anche con sistemi di intelligenza artificiale, attribuiscono al contribuente un punteggio di rischio fiscale. Chi ha un profilo ad alto rischio può finire nelle liste selettive per gli accertamenti.

Le due soglie da non superare

Per far scattare un controllo con l’evasometro è necessario superare due soglie:

  1. Scostamento del 20% tra reddito dichiarato e reddito ricostruito dal Fisco;
  2. Scostamento di almeno 10 volte l’assegno sociale annuo (circa 70.000 euro).

Solo se entrambe le soglie sono superate, il Fisco potrà procedere con un accertamento fiscale.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

L’evasometro utilizza tecnologie avanzate per ridurre gli errori e migliorare la selezione dei contribuenti da controllare. Inoltre, il contribuente potrà difendersi dimostrando:

  • Che le spese sostenute sono state effettuate con redditi esenti o con ritenuta alla fonte;
  • Che le spese si riferiscono a redditi percepiti in anni diversi.

Focus sui debiti fiscali: chi è più a rischio

Una delle categorie sotto osservazione è quella dei contribuenti con debiti fiscali superiori a 50.000 euro. In particolare, sono a rischio coloro che:

  • Hanno disponibilità patrimoniali all’estero
  • Adottano comportamenti strumentali per aderire a rottamazioni o agevolazioni fiscali
  • Dichiarano poco ma spendono molto

Il monitoraggio mensile dei flussi finanziari, richiesto dalla Guardia di Finanza, rafforzerà ulteriormente il controllo a partire dal 2025.

Silver Notice: la collaborazione internazionale

Dal prossimo anno entrerà in funzione anche il sistema Silver Notice, un meccanismo di cooperazione con oltre 50 Paesi che consente di accedere ai dati patrimoniali all’estero. Questo permetterà al Fisco italiano di:

  • Verificare consistenze bancarie e investimenti fuori dall’Italia
  • Rintracciare trasferimenti di fondi
  • Rafforzare gli accertamenti contro l’evasione internazionale

📌 In sintesi

  • Il redditometro è stato abolito: ora i controlli sono più precisi grazie all’evasometro
  • Scattano accertamenti solo se si superano due soglie ben definite
  • L’intelligenza artificiale e i dati internazionali permetteranno verifiche più efficaci
  • I contribuenti con debiti superiori a 50.000 euro e fondi all’estero sono tra i più esposti
Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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