L’Agenzia delle Entrate ha annunciato il potenziamento dell’evasometro 2025, un sistema avanzato di incrocio dati pensato per individuare soggetti con elevati debiti fiscali e patrimoni occultati, soprattutto all’estero. La nuova versione è più precisa e aggiornata, e punta a colpire i veri evasori con controlli mirati.
Introdotto in via sperimentale nel 2019, l’evasometro è ora uno strumento sofisticato che incrocia i dati fiscali con quelli bancari e internazionali. A illustrarne il funzionamento è stato il Generale Luigi Vinciguerra della Guardia di Finanza, durante un’audizione in Senato sulla riscossione.
Il nuovo evasometro sfrutta:
Grazie a queste fonti, sarà possibile assegnare un punteggio di rischio fiscale a ciascun contribuente, che verrà poi monitorato mensilmente. Questo consente controlli continui e mirati su soggetti con debiti superiori a 50.000 euro.
Il nuovo sistema non sarà applicato indistintamente. La Guardia di Finanza esclude dal monitoraggio le imprese fallite, le società “cartiere” e i soggetti incapienti. Il focus sarà sui soggetti ad alto rischio evasione: aziende che simulano vendite, chiudono partite IVA in modo anomalo o trasferiscono beni a terzi per sfuggire al Fisco.
Nel solo 2024, oltre 3.800 partite IVA sono state chiuse per anomalie. Le verifiche si concentreranno anche su contribuenti con patrimoni esteri non dichiarati.
La soglia che fa scattare i controlli è fissata a 50.000 euro di debito fiscale. Da quel momento, scatta la ricostruzione del patrimonio effettivo del soggetto, anche all’estero.
A tal proposito, il Fisco utilizzerà anche il sistema Silver Notice, che consente di consultare le banche dati di oltre 50 Paesi esteri. Uno strumento fondamentale per scoprire eventuali asset nascosti fuori dai confini nazionali.
Tutte le operazioni saranno coordinate dall’Unità Integrata Permanente di Analisi del Rischio (UIPAR), per evitare doppioni e ottimizzare le risorse. Lo scopo è chiaro: individuare i grandi evasori e garantire equità fiscale, senza gravare su chi è in difficoltà.
Con il nuovo evasometro, la lotta all’evasione entra in una nuova fase: più tecnologica, più precisa, più veloce.