Dal 2026 cambia in modo sostanziale il rapporto tra sostegni al reddito e politiche attive del lavoro. Per chi percepisce NASpI, DIS-COLL o Assegno di Inclusione, la partecipazione ai percorsi formativi non è più una possibilità, ma un obbligo vincolante. Chi non rispetta le nuove regole rischia la sospensione o la decadenza totale del beneficio.
La stretta arriva con la rimodulazione del programma GOL – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, finanziato dal PNRR, che introduce nuove scadenze e criteri più rigidi per migliaia di disoccupati italiani.
Programma GOL rimodulato: nuova scadenza al 30 giugno 2026
Il Ministero del Lavoro, d’intesa con le Regioni, ha ridefinito tempi e obiettivi del programma GOL. Il termine per completare i percorsi formativi viene prorogato dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2026, ma senza ridurre gli obblighi.
L’obiettivo resta ambizioso: formare almeno 800 mila disoccupati, nonostante un taglio delle risorse pari a 876 milioni di euro rispetto alla dotazione iniziale. Per raggiungere il target, il Governo affiancherà a GOL altri strumenti come:
- Fondo Nuove Competenze
- Programma EDO (Educazione Digitale per l’Occupazione)
- Misure per l’autoimpiego
- Skills Partnership e programmi speciali
Entro giugno 2026 dovranno essere conclusi almeno 200 mila percorsi formativi, molti dei quali riguardano direttamente chi oggi percepisce sussidi economici.
Chi è obbligato a partecipare alla formazione
La partecipazione ai percorsi GOL diventa obbligatoria per precise categorie di beneficiari:
- percettori di NASpI
- percettori di DIS-COLL
- beneficiari dell’Assegno di Inclusione under 60 considerati occupabili
- beneficiari del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL)
La soglia dei 60 anni è decisiva: chi ha superato questa età non è soggetto agli obblighi formativi, mentre tutti gli under 60 attivabili al lavoro devono partecipare ai percorsi assegnati dai Centri per l’Impiego.
Cosa bisogna fare per non perdere NASpI o Assegno di Inclusione
Per continuare a percepire il sussidio, i beneficiari devono rispettare una serie di obblighi formali e sostanziali:
- Presentarsi alle convocazioni del Centro per l’Impiego
- Sottoporsi alla valutazione della distanza dal mercato del lavoro
- Firmare il Patto di Servizio personalizzato
- Partecipare attivamente alla formazione assegnata
- Completare il percorso entro il 30 giugno 2026
I percorsi possono essere brevi o strutturati, in base al profilo del disoccupato. Chi è lontano dal mercato del lavoro seguirà programmi più lunghi di riqualificazione.
Sanzioni: cosa succede se non partecipi
Il mancato rispetto degli obblighi comporta sanzioni progressive:
- richiamo formale e richiesta di chiarimenti
- riduzione dell’importo del sussidio
- sospensione temporanea
- decadenza totale da NASpI, SFL o Assegno di Inclusione
Le assenze ingiustificate, l’abbandono dei corsi o il rifiuto delle convocazioni possono portare rapidamente alla perdita del sostegno economico.
Dove ci sono più beneficiari coinvolti: i dati regionali
Il decreto ministeriale assegna obiettivi precisi alle Regioni. Quelle con il maggior numero di disoccupati da formare entro giugno 2026 sono:
- Campania: 12.862 beneficiari
- Lombardia: 10.000
- Lazio: 6.607
- Veneto: 5.735
Nel complesso, dovranno concludere i percorsi 75 mila beneficiari a livello regionale e 125 mila su scala nazionale entro la nuova scadenza.
Non solo obblighi: cosa ottieni se completi la formazione
Chi rispetta il percorso GOL mantiene il sussidio e ottiene anche:
- certificazione delle competenze acquisite
- maggiore accesso a offerte di lavoro mirate
- possibilità di inserimento in programmi specialistici
- priorità in alcune misure di politica attiva
L’obiettivo dichiarato è trasformare il sostegno al reddito in un vero strumento di reinserimento lavorativo.



