Esporre un arto alla guida può costare caro. Un gesto apparentemente innocuo e molto diffuso, come quello di guidare con il braccio fuori dal finestrino, può tradursi in sanzioni economiche importanti e conseguenze legali in caso di sinistro. Il Codice della strada, infatti, impone regole precise sul comportamento alla guida, e la libertà di movimento del conducente è uno dei principi cardine per garantire la sicurezza su strada.
Nei mesi estivi, abbassare il finestrino e appoggiare il braccio fuori dalla portiera è una prassi comune. Tuttavia, si tratta di una condotta vietata. Il Codice della strada prevede che il conducente debba mantenere sempre il pieno controllo del veicolo e sia in grado di effettuare manovre in condizioni di sicurezza. Tenere un arto fuori dall’abitacolo riduce la capacità di reazione e aumenta il rischio di incidenti.
L’art. 140 del Codice richiama al principio generale della sicurezza stradale, imponendo a tutti gli utenti della strada di non creare pericolo o intralcio alla circolazione. A rafforzare questa disposizione si aggiungono:
In sintesi, il conducente non deve assumere comportamenti che compromettano la propria libertà di movimento, né tanto meno creare pericoli per sé o per gli altri utenti della strada.
Chi guida con il braccio fuori dal finestrino può incorrere in due sanzioni amministrative: una per la sporgenza non consentita (da 87 a 344 euro) e una seconda per non aver mantenuto il controllo del mezzo (da 42 a 173 euro).
Ma i rischi non si fermano alla multa. In caso di incidente, le compagnie assicurative potrebbero rifiutare il risarcimento o ridurlo sensibilmente, contestando una condotta imprudente del conducente. Questo avviene quando il comportamento scorretto è ritenuto concausa del sinistro o elemento determinante del danno subito.
Il comportamento di guida imprudente può avere ripercussioni anche sul piano giuridico. L’inosservanza delle regole del Codice della strada può infatti determinare una responsabilità civile o penale in caso di lesioni a terzi o danni gravi.
Inoltre, se si dimostra che l’incidente è stato causato anche in parte da una condotta irregolare – come tenere un arto fuori dal finestrino – l’assicurazione può applicare il principio di corresponsabilità e ridurre l’importo risarcibile in base al grado di colpa del conducente.