Durante i mesi estivi, l’aria condizionata è uno dei comfort più attesi dai viaggiatori in cerca di relax. Ma cosa succede se, una volta arrivati in hotel, l’impianto promesso non funziona o è del tutto assente? In questi casi, il turista potrebbe avere diritto a un rimborso, una riduzione del prezzo o, nei casi più gravi, a un risarcimento per danno morale.
Il codice civile, agli articoli 1175 e 1375, impone che le parti contrattuali si comportino secondo correttezza e buona fede. Se l’aria condizionata è indicata espressamente tra i servizi offerti dall’hotel o inclusa in un pacchetto turistico, la sua assenza rappresenta un inadempimento contrattuale. In tal caso, il cliente ha diritto a richiedere un rimedio legale per la violazione subita.
Anche in assenza di una menzione esplicita, la giurisprudenza riconosce che la mancanza della climatizzazione può costituire un inadempimento, se il servizio è ragionevolmente atteso in base alla categoria dell’hotel, al costo elevato del soggiorno o al periodo dell’anno (es. agosto).
A seconda della gravità del disservizio e della durata del soggiorno, il cliente può agire legalmente con una delle seguenti opzioni:
La mancanza di aria condizionata, specie in estate, può generare malesseri fisici e disagio psicologico, come insonnia, nervosismo, esposizione a zanzare e impossibilità di godere del riposo. Tali situazioni rientrano nella categoria del danno da vacanza rovinata, riconosciuto dalla giurisprudenza italiana come pregiudizio non patrimoniale causato dalla perdita di opportunità di svago e benessere.
Per determinare l’ammissibilità e l’entità del risarcimento, i giudici tengono conto della gravità dell’inadempimento ai sensi dell’art. 1455 c.c. Fattori determinanti sono:
In caso di soggiorno in hotel senza aria condizionata, è fondamentale verificare se il disservizio costituisce un inadempimento contrattuale. Quando ciò si verifica, il turista ha a disposizione diversi strumenti giuridici per tutelare i propri diritti, a seconda dell’entità del disagio subito. La tutela del consumatore nel settore turistico resta un pilastro fondamentale, soprattutto in periodi dell’anno in cui determinati servizi risultano indispensabili.