A partire dal 2025, cambiano le regole per il pagamento dell’IMU e degli altri tributi locali. Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il nuovo decreto di riforma fiscale locale, introducendo misure che puntano alla semplificazione degli adempimenti, a una maggiore autonomia degli enti locali e a premi per i contribuenti virtuosi.
Tra le principali novità spicca uno sconto del 5% per chi autorizza il pagamento con addebito diretto su conto corrente, oltre a un sistema di sanzioni più eque per chi non è in regola.
Il pagamento dell’IMU 2025 resta articolato in due rate:
Devono versare l’imposta i proprietari di seconde case, i titolari di abitazioni di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e i possessori di terreni agricoli.
Una delle principali modifiche riguarda la possibilità, per i Comuni, di introdurre autonomamente definizioni agevolate (una sorta di “rottamazione locale”) per facilitare il recupero dei tributi non versati. Gli enti territoriali potranno ridurre o annullare sanzioni e interessi per agevolare il versamento spontaneo da parte dei contribuenti.
La misura si applica a tributi di competenza locale, come IMU, TARI e imposta di soggiorno, ma esclude l’IRAP, le addizionali e le compartecipazioni ai tributi erariali.
Per incentivare la puntualità e la regolarità dei pagamenti, il decreto prevede un bonus del 5% sulle somme dovute, fino a un massimo di 1.000 euro, per chi autorizza l’addebito diretto sul conto corrente. In questo modo, l’ente locale ottiene il pagamento nei tempi previsti, mentre il cittadino beneficia di uno sconto automatico senza dover eseguire manualmente il pagamento.
Anche il sistema sanzionatorio sarà rivisto per renderlo più equo e proporzionato:
Il decreto prevede anche una riduzione dei tempi per l’attivazione delle azioni esecutive da parte dei Comuni. Se un contribuente non paga l’IMU, la TARI o altri tributi locali, l’ente potrà agire dopo 60 giorni (anziché 180).
Per semplificare gli adempimenti burocratici, sarà introdotto un modello unico telematico per la dichiarazione IMU. Questo integrerà anche le informazioni relative agli immobili occupati abusivamente, rendendo più agevole l’invio delle comunicazioni da parte dei contribuenti.