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Influencer, scatta l’obbligo di iscrizione all’albo AGCOM: nuove regole e multe fino a 600mila euro

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Da oggi essere influencer non è più solo una questione di follower. Con la delibera n. 197/2025, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha introdotto un vero e proprio codice di condotta ufficiale per chi crea contenuti online.
Gli influencer “rilevanti” – cioè coloro che hanno almeno 500.000 follower o un milione di visualizzazioni mensili – dovranno rispettare nuove regole e saranno inseriti in un elenco pubblico ufficiale gestito dall’Autorità. Le sanzioni, in caso di violazioni, possono arrivare fino a 600.000 euro.


🔹 Chi è considerato influencer secondo l’AGCOM

Le nuove norme definiscono come “influencer” chiunque:

  • diffonde contenuti digitali (anche audiovisivi) attraverso piattaforme social o di condivisione video;
  • informa, intrattiene o istruisce il pubblico ottenendo un ritorno economico, diretto o indiretto;
  • ha responsabilità editoriale su ciò che pubblica;
  • raggiunge un pubblico significativo sul territorio italiano.

La definizione comprende anche i personaggi virtuali e i creator AI, cioè gli avatar digitali usati per promuovere prodotti o diffondere messaggi pubblicitari.


🔹 Perché serve un registro ufficiale

L’obiettivo della riforma è quello di regolare il mercato dell’influencer marketing e tutelare cittadini, minori e investitori pubblicitari.
Gli influencer con un’ampia visibilità saranno quindi equiparati ai fornitori di servizi di media audiovisivi, come televisioni e piattaforme di streaming, diventando responsabili a tutti gli effetti dei contenuti diffusi online.

Le nuove regole impongono criteri di trasparenza, riconoscibilità e correttezza: gli influencer dovranno dichiarare chiaramente quando un contenuto è sponsorizzato, evitare messaggi discriminatori o fuorvianti e rispettare la tutela dei minori e il diritto d’autore.


🔹 Le parole del presidente AGCOM

“Le nuove regole – ha spiegato il presidente Giacomo Lasorella – confermano l’impegno dell’Autorità per un mondo digitale più sicuro e affidabile.”

Non tutti però concordano. La commissaria Elisa Giomi ha votato contro, criticando l’assenza di norme sul fake engagement, cioè le interazioni false che gonfiano artificialmente i numeri di follower e visualizzazioni.
Secondo Giomi, “questa mancanza rischia di favorire chi utilizza sistemi automatizzati o intelligenze artificiali per manipolare i dati, penalizzando i creator onesti e ingannando gli inserzionisti”.


🔹 Cosa cambia per gli influencer italiani

Chi rientra tra gli “influencer rilevanti” dovrà:

  • iscriversi all’elenco ufficiale AGCOM;
  • rispettare il codice di condotta su contenuti, pubblicità e comunicazioni commerciali;
  • garantire trasparenza e rispetto delle norme etiche e sociali;
  • evitare contenuti che possano offendere, discriminare o incitare alla violenza.

Tra gli obblighi più importanti:

  • divieto di promuovere odio, violenza o discriminazione;
  • obbligo di tutelare i minori e di non pubblicare contenuti nocivi per il loro sviluppo;
  • divieto di giustificare o banalizzare la violenza, anche in modo indiretto;
  • obbligo di rendere chiaramente riconoscibili le sponsorizzazioni e i contenuti pubblicitari, in linea con la Digital Chart dello IAP (Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria).

🔹 Le sanzioni: fino a 600.000 euro

Chi non rispetta le nuove regole rischia multe fino a 250.000 euro, che possono salire a 600.000 euro nei casi più gravi, soprattutto se la violazione riguarda la tutela dei minori o la diffusione di contenuti pericolosi.
Le violazioni saranno monitorate direttamente dall’AGCOM, con controlli mirati e procedure sanzionatorie simili a quelle già previste per televisioni e piattaforme audiovisive.


🔹 Le critiche e le perplessità

Il Codacons ha espresso forti critiche alla nuova normativa, sostenendo che la soglia dei 500.000 follower “esclude una fascia ampia di influencer con grande impatto sul pubblico” e che manca una regolamentazione sull’uso dell’intelligenza artificiale nei contenuti digitali.
L’associazione chiede un intervento per contrastare i fenomeni di manipolazione delle metriche, “sempre più diffusi e dannosi per utenti e aziende”.


🔹 Cosa cambia per i creator più piccoli

Gli influencer con meno di 500.000 follower non saranno obbligati all’iscrizione all’elenco, ma dovranno comunque rispettare le norme sulla pubblicità trasparente e sull’utilizzo corretto dei social media.
Chi diffonde contenuti sponsorizzati senza dichiararlo potrà essere comunque sanzionato in base al Codice del Consumo e alle norme dello IAP.


🧭 In sintesi

L’iscrizione all’albo AGCOM segna un punto di svolta nel mondo dei social media italiani.
Per i creator digitali più seguiti, si apre un’epoca di maggiore responsabilità e controllo, ma anche di riconoscimento professionale.
Chi opera con trasparenza e professionalità potrà continuare a crescere in un mercato finalmente più chiaro e regolamentato.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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