Una delle novità più rilevanti contenute nella Legge di Bilancio 2026 riguarda il calcolo dell’ISEE e il peso della prima casa. Con un emendamento approvato in Commissione Bilancio al Senato, viene innalzato in modo significativo il valore catastale dell’abitazione principale escluso dal calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente, ampliando la platea dei cittadini che potranno accedere a bonus e prestazioni sociali agevolate.
La misura interviene in un momento cruciale dell’iter parlamentare della manovra, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, e si inserisce in una strategia più ampia di revisione dei criteri ISEE per renderli più aderenti alle reali condizioni economiche delle famiglie.
ISEE 2026: cosa cambia per la prima casa
L’ISEE è lo strumento utilizzato per valutare la situazione economica dei nuclei familiari e stabilire l’accesso a numerosi benefici pubblici, come l’Assegno di Inclusione, l’Assegno Unico per i figli, il bonus asilo nido, il Fondo di garanzia per la prima casa e altri contributi statali e comunali.
Con la nuova norma, il valore catastale dell’abitazione principale escluso dal calcolo dell’ISEE viene elevato fino a 200mila euro, ma solo per i nuclei familiari residenti in specifici territori. Si tratta di un intervento pensato per tenere conto dell’aumento dei valori immobiliari, soprattutto nei grandi centri urbani, dove anche abitazioni non di lusso possono avere rendite catastali elevate.
In quali Comuni vale l’esclusione fino a 200mila euro
L’innalzamento del tetto massimo a 200mila euro riguarda esclusivamente i nuclei residenti nelle città metropolitane, ovvero:
- Roma
- Milano
- Torino
- Venezia
- Genova
- Bologna
- Firenze
- Bari
- Napoli
- Reggio Calabria
- Catania
- Messina
- Palermo
- Sassari
Per queste città, la prima casa non inciderà sul calcolo ISEE fino al nuovo limite fissato dalla legge, con effetti potenzialmente rilevanti sull’accesso alle agevolazioni sociali.
Le altre soglie già previste e il meccanismo di calcolo
La misura si affianca alle regole già presenti nel sistema ISEE. In particolare:
- la soglia ordinaria di esclusione del valore catastale dell’abitazione principale sale da 52.500 a 91.500 euro,
- è prevista una maggiorazione di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo,
- qualora il valore dell’immobile superi comunque i limiti previsti, solo due terzi della parte eccedente rientreranno nel calcolo ISEE, riducendo l’impatto sull’indicatore finale.
Resta inoltre confermata l’esclusione dal patrimonio mobiliare ISEE dei titoli di Stato e dei prodotti di risparmio garantiti dallo Stato fino a un massimo di 50mila euro per nucleo familiare, introdotta nelle precedenti manovre.
Chi ci guadagna con le nuove regole ISEE
L’aggiornamento del calcolo ISEE per il 2026 rappresenta un intervento di riequilibrio che punta a rendere l’indicatore più equo, soprattutto per le famiglie proprietarie della prima casa nelle grandi città. In molti casi, l’ISEE risulterà più basso rispetto al passato, consentendo l’accesso a bonus prima preclusi o l’aumento degli importi già riconosciuti.
Secondo le stime, la misura potrebbe coinvolgere milioni di nuclei familiari, con effetti concreti sulla capacità di ottenere aiuti pubblici in un contesto economico segnato da inflazione e aumento del costo della vita.



